Di Guido Di Stefano La nostra è diventata l’unica vera terra delle “variazioni” e quindi si varia continuamente di tutto: dai bilanci ai cartelli stradali. E sempre il tutto è accompagnato da fatidici slogan ed enunciazioni, esplicitamente od implicitamente espressi, quali: il nuovo è sempre migliore del preesistente oppure agire vuol dire cambiare radicalmente oppure altre espressioni dello stesso tenore. Non abbiamo però memoria del detto: fatti salvi errori ed omissioni previsionali e progettuali da rettificare in itinere.
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