O “bello” ciao, ciao, ciao…

di Salvo Barbagallo Forse Matteo Renzi non se ne è reso ancora conto, oppure è il contrario, cioè che ha compreso bene che il suo tempo è scaduto, o, forse ancora (come abbiamo detto in precedenti articoli in momenti non sospetti) quel che doveva fare l’ha fatto e il rimanente gli interessa poco. Ma, cosa ha fatto di tanto importante che, probabilmente, è sfuggito ai più, o ai “non addetti ai lavori”? Quale era la vera “mission” di Matteo Renzi? Noi possiamo fare soltanto ipotesi di fantapolitica, sicuramente campate in…

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Sballottati nell’unica emergenza “non stop”

Di Salvo Barbagallo Gli avvenimenti si sciorinano con tanta velocità che quel che accade, nel giro di poche ore, viene dimenticato con estrema rapidità. Filosoficamente parlando (ma la filosofia non c’entra) la fragilità del quotidiano è diventata una costante nella vita di ogni individuo “normale”, tanto che nulla appare “stabile” e “duraturo” se non ciò che viene mostrato come “emergenza”.

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Renzi, nessun domani senza presente

Di Salvo Barbagallo Attualmente in Italia il 43 per cento dei giovani è senza occupazione e senza alcuna speranza di potere trovare un lavoro, stabile o precario che sia. Secondo i dati dell’Istat il tasso di disoccupazione da febbraio a marzo è salito dello 0,2 per cento, l’occupazione in calo dello 0,3 per cento con 70 mila unità in meno, mentre il tasso di occupazione è sceso al 55,5 per cento,

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Lo scrisse Dante

di Guido Di Stefano Dante Alighieri il sommo vate della letteratura italiana! Un uomo di ingegno vivo e “solare” che praticò la politica come servizio della comunità, non risparmiando critiche all’imperatore (che sognava)e anatemi al papa quale gestore di un blasfemo potere temporale!

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Dal politichese all’era dei due Mattei, unica costante il vuoto

Sembra ieri. E invece sono passati più di una ventina d’anni da quando il panorama politico italiano era pieno di uomini un po’ grigi, vestiti tutti più o meno nello stesso modo un po’ raffazzonato (come se fossero stati calati dentro i loro abiti senza far troppo cura a che questi cadessero bene sulla figura di chi li indossava) e che avevano la caratteristica peculiare di infarcire le proprie frasi di terminologie astruse e di un linguaggio quasi iniziatico che qualche accorto cronista (i primi furono negli anni cinquanta) finì…

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Mattarella: dal passato al presente verso il futuro

Di Salvo Barbagallo   Siamo ancora (forse) troppo legati al ricordo dell’originario PCI (Partito Comunista Italiano, per chi avesse dimenticato anche il significato della sigla), quel PCI fatto dai Togliatti e dai Berlinguer, quel PCI strettamente legato all’Unione Sovietica e ai metodi stalinisti, per comprendere pienamente la profonda trasformazione che “quel” partito ha avuto nel corso degli ultimi decenni e, soprattutto, nel corso degli ultimi anni. Lo diciamo con franchezza: a tutt’oggi non comprendiamo il “fenomeno Renzi”.

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Presidente, il vento non sa leggere

Di Salvo Barbagallo I più anziani ricordano il film del 1958 “Il vento non sa leggere” diretto da Ralph Thomas, tratto dall’omonimo racconto di Richard Mason, con protagonisti un giovanissimo Dirk Bogarde e una ancora più giovane Yoko Tani: quella frase “Il vento non sa leggere” veniva tirata fuori in ogni discussione quando non si trovava una condivisione accettabile. A oltre mezzo secolo di distanza quelle cinque parole sono state rispolverate per un incidente (definito “curioso”) accaduto ieri mentre al Parlamento era in corso la terza votazione per l’elezione del…

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