Il popolo siciliano e quello italiano non hanno voluto

di Guido Di Stefano    I due popoli non hanno voluto! Quando si potevano costruire  “la meravigliosa nazione di Sicilia o almeno lo stato federato di Sicilia” e la grande nazione d’Italia non hanno voluto! E ora, anche quando lo volessero non potrebbero proprio:  quello che era già arduo è diventato fantascientifico e l’irto sentiero allora appena tracciato sta per essere definitivamente cancellato o forse è già un lontano miraggio.

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In due mesi 470 morti senza nome

Di Salvo Barbagallo L’Agenzia di stampa Ansa batte sette righe e mezza per informare che in due mesi, dall’inizio di questo 2015,  le acque del Mediterraneo, a poca distanza dalle coste siciliane, hanno inghiottito 470 migranti. I dati sono stati forniti dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite che ha ricordato che lo scorso anno, nello stesso periodo, le vittime furono quindici. La notizia diffusa dall’Agenzia di stampa è stata raccolta da pochi giornali

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Isis: Tripoli-Sicilia 459 km…

Isis contro Italia, guerra annunciata, pericolo latente   Di Salvo Barbagallo   Le agenzie stampa hanno diramato una notizia che sta allarmando: l’Isis infiltrerà suoi militanti (leggasi terroristi) fra le migliaia di migranti che dalla Libia raggiungono le coste siciliane. L’informazione è riportata dai media libici che citano un rapporto dello stesso Stato islamico e anche se l’informazione (come tengono a sottolineare le stesse fonti) non è “verificabile”,

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Le tragedie dei migranti e le misure antiterrorismo

Di Salvo Barbagallo Le acque del Mediterraneo continuano a inghiottire migranti disperati: è possibile che nessuno riesca a dire “Basta!”, e porre un “Alt!” definitivo a questa catastrofe? L’indifferenza sembra generale, come se una vita non avesse alcun valore…E ora c’è pure il rischio di infiltrazione di terroristi fra quanti sperano di raggiungere la Sicilia.

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Due milioni di migranti in attesa di partire per la Sicilia

Di Salvo Barbagallo   Occhi puntati sull’ultimo disastro del mare, quello del traghetto “Norman Atlantic” in fiamme mentre era in rotta da Patrasso ad Ancona, con difficili operazioni di salvataggio dei passeggeri rimasti a bordo bloccati, ovviamente in secondo/terzo e anche quarto piano le tragedie non-stop degli immigrati che cercano di raggiungere le coste della Sicilia. Non si sa quanti barconi stiano in queste ore affrontando le acque agitate del canale di Sicilia, i più prudenti attendono che le condizioni meteo migliorino per lasciare la Libia, il Paese da dove…

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Califfato alle porte di Sicilia e tragedie dei migranti

Di Salvo Barbagallo   Mentre con l’assistenza agli immigranti in Italia c’è chi si è arricchito e forse ancora si arricchisce, il Mediterraneo “produce” nuove vittime: una nuova tragedia a sud di Lampedusa, 18 cadaveri recuperati a bordo di un gommone alla deriva dalle motovedette della Guardia di Finanza, e soccorsi 76 disperati, uno dei quali in gravi condizioni, dalla nave della Marina militare “Etna”. Il gommone si trovava nelle acque del Canale di Sicilia, a nord di Tripoli ed è stato raggiunto grazie ad una segnalazione effettuata da un…

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La diffusione del caos

Di Guido Di Stefano “Salva l’ordine e l’ordine ti salverà”: il più grande insegnamento dei  Romani che furono capaci di costruire l’impero più grande e duraturo che la storia ricordi; di quei Romani primo e unico popolo che ha avuto l’ardire ed il potere di chiamare “Mare nostrum” tutto il Mediterraneo; di quei Romani che poterono vantarsi di avere “pacificato” tutto il mondo (allora conosciuto) sicché si scrisse a tal proposito “toto orbe in pace composito”.

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Migranti: altri 75 morti? Indaga Procura di Catania

“L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati esprime profondo dolore per le nuove tragedie nel Mar Mediterraneo che sono costate la vita ad almeno 45 persone. I superstiti di una massiccia operazione di soccorso condotta in queste ore dalla marina militare riferiscono però di almeno altri 80 dispersi”. Alcuni migranti condotti in salvo a Porto Empedocle, spiega ancora l’Unhcr, riferiscono di

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Maremortum, altra strage di migranti. Altre migliaia in arrivo

Ancora morte nel Canale di Sicilia, dove una trentina di cadaveri sono stati trovati all’interno di un barcone soccorso ieri notte da una nave militare. Si pensa che i disperati siano morti per asfissia, anche perché i corpi sono stati trovati in una parte angusta del barcone. Per questo motivo, per i militari non è stato possibile il loro immediato recupero. Gli altri migranti che si trovavano sul barcone sono stati trasferiti sulla nave militare impegnata nel dispositivo “Mare nostrum” tra questi anche due donne incute subito visitate. Questa mattina la nave militare, sta scortando il barcone verso il porto…

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Immigrati: dall’Europa non viene (e non verrà) nulla. L’Italia è sola

Di Valter Vecellio Si chiama «L’Ultima Spiaggia. Dalla Siria all’Europa, in fuga dalla guerra»; è il rapporto presentato da Save the Children in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato per dare loro un nome e un’identità. Negli ultimi tempi i flussi migratori hanno subito un’ulteriore impennata con l’arrivo dei profughi siriani: secondo i dati ufficiali e le stime di Save the Children, dal 1 gennaio al 17 giugno 2014 sono arrivati via mare in Italia più di 58.000 migranti,

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Canale di morte: nuova tragedia di migranti

Sarebbero quindici al momento i cadaveri recuperati nel Canale di Sicilia, dopo il naufragio di un barcone carico di migranti a circa 100 miglia a sud di Lampedusa, in acque libiche. L’imbarcazione, a bordo della quale c’erano circa 400 persone, si è rovesciata facendo cadere in acqua gli occupanti. I mezzi di soccorso, tra cui le navi della Marina impegnate nel dispositivo Mare Nostrum, rimorchiatori e mezzi navali cargo, hanno tratto in salvo finora circa 200 migranti.

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Si può mettere fine alle tragedie dei migranti

Di Salvo Barbagallo   L’ultima tragedia dei migranti morti affogati nelle acque della Sicilia – da un calcolo approssimativo si parla di ben trecento morti! – ha suscitato sgomento ovunque. “Vergogna”, “Orrore” sono le parole che si rincorrono, pronunciate dal Pontefice, dal Capo dello Stato italiano e, soprattutto, da quanti hanno prestato soccorso ai sopravvissuti a Lampedusa. La giornata di lutto nazionale non cura la ferita mortale, non allevia il dolore che umanamente si prova verso coloro che hanno perduto la vita a pochi metri dall’Isola della “speranza”, estremo Sud…

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