Siracusa ancora pugnalata nella sua vocazione culturale

Ancora una volta Siracusa, culla di civiltà, patrimonio dell’umanità, viene violentata nella sua vocazione culturale. E’ incomprensibile come un Corso di Laurea in Beni Culturali, che nessun’altra sede potrebbe avere se non Siracusa, possa essere stato immotivatamente deportato in altra sede. Alla luce di tanta oltracotanza, quindi quale fine proporsi? Il fine è proprio il recupero di quella “civitas” che Marco Tullio Cicerone definì come “la più grande e la più bella città greca”, animosamente tuonando nei confronti della insensibilità e della deplorevole vessazione perpetrata da Gaio Verre, cioè, di…

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