“Trattativa” Stato-Mafia. Coincidenza tra conflitti di competenza e di attribuzione

È proseguita nella mattinata di ieri l’udienza preliminare relativa al procedimento sulla cosiddetta “Trattativa” Stato-mafia. Siamo giunti alla quarta seduta camerale e viste le dinamiche intraprese dalla discussione in aula è molto verosimile che prima di pervenire all’epilogo di questo segmento processuale, attraverso una sentenza di non luogo a procedere o un decreto che dispone il giudizio idoneo ad inaugurare la fase dibattimentale (e quindi il processo vero e proprio), passerà dell’altro tempo. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica, secondo le richieste della Procura di Palermo, dovrebbe…

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I turbamenti di Salvo Andò o la memoria che si perde

L’incalzare degli eventi, il susseguirsi scatenato dei fatti che caratterizzano un particolare momento storico, portano inevitabilmente alla perdita della memoria? È un interrogativo pleonastico e artificioso, ma è pur tuttavia vero che la memoria si può perdere, e le cause possono essere diverse. La memoria riveste un ruolo molto importante nella vita di tutti i giorni: dimenticare è facile. Le dimenticanze possono verificarsi a qualsiasi età: un certo grado di smemoratezza è normale con l’avanzare degli anni. Lo stress, la depressione,  l’abuso di alcolici o altre cause indotte, possono, poi, contribuire…

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Trattativa mafia-Stato: i pm di Palermo chiedono il rinvio a giudizio di 12 indagati

Trattativa mafia-Stato: nonostante la presa di posizione del Capo dello Stato Napolitano, i magistrati di Palermo sono andati avanti ed hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio dei 12 indagati. Firmata dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Nino Di Matteo, Lia Sava e Francesco Del Bene e vistata ma non firmata dal procuratore, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, l’ex ministro Calogero Mannino, il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, ufficiali dell’Arma – il generale dei carabinieri, Mario Mori, l’ex capitano dell’Arma,…

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Imputazione coatta per i fratelli Lombardo

Il Gip Luigi Barone non ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Catania nei confronti del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Il Gip ne ha disposto l’imputazione coatta per concorso esterno all’associazione mafiosa e voto di scambio. Stessa cosa per suo fratello, Angelo, deputato nazionale dell’ Mpa. La posizione dovrà adesso essere vagliata da un altro giudice che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio dei due imputati. Le ipotesi che possono scaturire dall’imputazione coatta sono tre: il rinvio a giudizio, il rito abbreviato o il processo. La vicenda…

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