Ninfa: “Guardiamo già al 2026, avviata collaborazione scientifica con Focus Live – Gruppo Mondadori”
Expo Medicina 2025, il Salone dell’Innovazione Tecnologica in Sanità, tenutosi a Palermo, è giunto alla sua conclusione con grande successo. L’evento, non a caso, è stato definito dall’organizzatore Maurizio Ninfa “gli Stati Generali della Sanità siciliana”.
Un appuntamento molto atteso: quattro giornate di approfondimenti, dibattiti e incontri a cui hanno attivamente partecipato medici, dirigenti, visitatori, studenti, e amministratori del settore provenienti da tutta Italia.
Il Salone si è distinto per gli importanti convegni con focus specifici sulle novità tecnologiche in ambito sanitario. Sono stati presentati dispositivi medici di ultima generazione, strumenti chirurgici avanzati, software per la gestione della salute e benessere del paziente, ponendo al centro le soluzioni innovative che stanno trasformando il settore sanitario come l’intelligenza artificiale e la robotica, sempre più utilizzate negli interventi di alta precisione.
La prossima edizione a Catania
Maurizio Ninfa, fondatore e presidente di Expo Medicina, pensa già all’edizione 2026 della manifestazione, e fornisce qualche interessante anticipazione: “È stata avviata la collaborazione con Focus Live – del Gruppo Mondadori – per quel che riguarda la parte scientifica del Salone in vista del prossimo anno quando Expo Medicina tornerà a Catania dal 25 al 28 ottobre. L’Ateneo di Catania, inoltre, coinvolgerà i Dipartimenti di Medicina di tutte le università del bacino Mediterraneo nella partecipazione ai convegni. Sarà un grande evento”.
Il bilancio 2025, Ninfa: “Abbiamo avvicinato i cittadini alla sanità e raccontato le eccellenze”
Ninfa commenta con soddisfazione: “È arrivato il momento di trarre delle conclusioni, che sono senza dubbio positive, per tante ragioni.
La prima: l’Open Day della Prevenzione, a cura dell’Asp di Palermo nella giornata inaugurale, ha fatto registrare una partecipazione straordinaria agli screening, con ben 1.414 prestazioni effettuate. Questo risultato è ulteriore conferma della nostra mission, cioè avvicinare i cittadini alla sanità e diffondere, proprio da Expo Medicina, un messaggio importante: il mondo sanitario è senza dubbio complesso ma, oltre alle sue criticità, e alle vicende negative che finiscono sui giornali, è caratterizzato anche da eccellenze. Oggi, per fortuna, molti pazienti, non sono più costretti a lasciare la Sicilia, o addirittura andare all’estero, per sottoporsi a complessi interventi chirurgici, perché anche la nostra isola dispone di strutture sanitarie di eccellenza che si avvalgono delle più moderne tecnologie.
In secondo luogo, stiamo predisponendo un documento con il bilancio della manifestazione da offrire al governo, nella speranza che le indicazioni venute dagli esperti e dagli operatori del settore possano essere utili alla crescita del sistema. Abbiamo ospitato ben 34 eventi scientifici di assoluto rilievo, così come numerose aziende impegnate, con le loro innovazioni, a migliorare la sanità. Davvero preziosa, inoltre, è stata la collaborazione con RaiNews.it, RaiNews 24 e TGR”.
Amato: “La medicina del futuro deve restare un’arte al servizio dell’uomo”
A fare una riflessione sull’impatto del progresso tecnologico sulla medicina è Toti Amato, componente del direttivo della Federazione nazionale Ordini dei Medici: “Fare medicina è un’arte che si deve servire della scienza. La tecnologia rappresenta oggi un alleato prezioso, capace di ampliare le possibilità diagnostiche e terapeutiche in modo impensabile fino a pochi anni fa. Ma, non dobbiamo mai dimenticare che lo strumento non può sostituire il pensiero clinico, tantomeno il rapporto umano tra medico e paziente. Il rischio altrimenti è quello di perdere la centralità della persona. L’innovazione deve essere guidata da un’etica solida e da un approccio umanistico, in cui la scienza supporta la cura ma non la domina. Solo così l’arte di curare continuerà a coniugare competenza e umanità, scienza e coscienza.
La digitalizzazione e la sanità connessa – osserva ancora Amato – impongono alcune sfide difficili riguardanti l’equità nell’accesso alle cure e la sicurezza dei dati.
Dobbiamo poi tenere in considerazione un nodo cruciale, cioè la formazione del personale sanitario perché la tecnologia cambia rapidamente e il medico deve poterla padroneggiare senza snaturare la sua missione di cura. Serve perciò una cultura digitale condivisa che accompagni la trasformazione affinché il progresso non resti solo tecnico, ma diventi anche organizzativo e sociale. La medicina del futuro sarà davvero moderna solo se riuscirà a essere più tecnologica e più umana, capace cioè di coniugare l’efficienza della rete con la delicatezza dell’ascolto”.
La consegna del Premio Dusmet “Life Science – Innovazione Sociale 2025”
In occasione della giornata di chiusura di Expo Medicina è stato consegnato il Premio Dusmet “Life Science – Innovazione Sociale 2025”, istituito dalla Fondazione G.B. Dusmet per valorizzare soluzioni innovative capaci di migliorare concretamente la qualità della vita delle persone, con particolare attenzione a fragilità, salute, tecnologie inclusive e nuovi modelli di cura.
Il riconoscimento è stato conferito a ZeroPerCento, cooperativa sociale che ha presentato il progetto LOGICAA, che si propone come “il primo magazzino tecnologico e inclusivo d’Italia” con la seguente motivazione: “Per la capacità di coniugare innovazione organizzativa e responsabilità sociale, traducendo la logistica in strumento di inclusione e dignità. ZeroPerCento rappresenta pienamente la visione del Premio: una tecnologia che diventa cura e una cura che diventa impresa
sociale”.
