Un successo il progetto finalizzato a favorire rigenerazione integrata e modernizzazione del comparto limonicolo tramite tecnologie per un’agricoltura 5.0
Si conclude con un successo di risultati concreti che rafforzano uno dei settori più identitari e strategici per l’economia siciliana, la coltivazione del limone dell’Etna IGP, il progetto finalizzato alla “Rigenerazione Integrata del Comparto Limonicolo” tramite l’adozione di tecnologie di innovazione basate su Intelligenza Artificiale per un’agricoltura 5.0 a servizio dei limoni dell’Etna.
Il progetto a regia diretta del GAL Terre di Aci, denominato Lemon, ha reso possibile monitorare 50 campi agricoli del territorio etneo grazie all’adozione del sistema IRRIGOPTIMAL®, basato su sensoristica avanzata, Intelligenza Artificiale e modelli di machine learning. Nello specifico, ha consentito di supportare gli agricoltori nella gestione di tre aspetti cruciali: irrigazione intelligente, con un’ottimizzazione delle risorse idriche superiore al 50% e piani irrigui personalizzati; nutrizione ottimizzata, grazie al controllo costante di pH, conducibilità elettrica e nutrienti (NPK), con riduzione dei costi di fertilizzazione; allerta precoce delle malattie, con particolare attenzione al mal secco, attraverso sistemi predittivi e sensori fogliari capaci di avvisare l’agricoltore in tempo reale.
Il progetto ha coinvolto decine di importanti aziende agricole locali, che hanno messo a disposizione i propri campi per la sperimentazione, l’installazione della sensoristica e l’utilizzo del software che non si limita a fornire l’accesso ai dati grezzi raccolti sul campo, ma li integra con previsioni meteorologiche, tabelle agronomiche e algoritmi di Intelligenza Artificiale, offrendo agli agricoltori suggerimenti mirati per una gestione ottimale delle colture. Grazie ai suoi moduli dedicati a irrigazione, nutrizione e allerta precoce delle malattie, il sistema rappresenta un supporto decisionale avanzato e concreto. Oltre alle stazioni meteorologiche di riferimento, sono stati installati 50 data logger e sensori di nuova generazione per la misurazione dei nutrienti, che hanno consentito di raccogliere dati fondamentali per elaborare previsioni affidabili e conformi ai microclimi.
“Con il progetto Lemon abbiamo dimostrato come l’agricoltura 5.0 possa tradursi in strumenti concreti al servizio della tradizione. Non solo tecnologia, ma un supporto reale agli agricoltori per migliorare le rese, ridurre sprechi e affrontare le sfide dei cambiamenti climatici”, sottolinea Alessio Bucaioni, Ceo di WES TRADE, azienda coinvolta dal punto di vista operativo per la sperimentazione.
Il GAL Terre di Aci, che aveva appositamente pubblicato sul proprio portale web il bando pubblico finalizzato a ricevere manifestazioni di interesse per l’individuazione di aziende agricole, ha raccolto l’adesione delle imprese locali durante le fasi di disseminazione e analisi dati fatte in campo. Il progetto ed il monitoraggio dei dati hanno consentito la raccolta di numerosi casi di interesse e situazione migliorabile nell’ “utilizzo sostenibile della risorsa idrica in limonicoltura e valutazione degli effetti sulla rifiorenza” previsto dal progetto Lemon.
Si tratta di un progetto concepito dal GAL Terre di Aci in ordine alla necessità di contribuire alla “Rigenerazione Integrata del Comparto Limonicolo Locale” talvolta penalizzato da frammentazione, bassi livelli di redditività e problematiche legate al tipo di coltura, sovente soggetta ad attacchi di parassiti. “Con quest’iniziativa, siamo orgogliosi di avere offerto un altro strumento di utilità per lo sviluppo di questo cruciale comparto – afferma il presidente del GAL Terre di Aci e sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo – facendoci ancora promotori e garanti di un innovativo progetto di efficientamento a favore dell’indotto produttivo del comprensorio”.
