Ucraina, Russia avverte Trump: “Non siamo tigri di carta ma orsi veri”

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L’attacco di Dmitry Peskov dopo l’Assemblea generale dell’Onu: “La guerra continua. Non c’è alternativa”. E aggiunge: il riavvicinamento tra Washington e Mosca avviato dal presidente Usa ha dato “risultati vicini allo zero”

 

La Russia non è una tigre. Il Paese è piuttosto associato a un orso. E non esistono ‘orsi di carta’. La Russia è un vero orso“. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a Donald Trump che ieri aveva parlato della Russia come di una tigre di carta. “La Russia mantiene la sua resilienza e la sua stabilità macroeconomica”, ha aggiunto senza negare i problemi dell’economia del Paese che attribuisce alle sanzioni e alle turbolenze economiche globali.

Il processo di riavvicinamento fra Russia e Stati Uniti “è lento, molto lento”, ha poi detto Peskov, sottolineando che i tentativi di Trump di rilanciare le relazioni “hanno avuto una efficacia vicina allo zero”.

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Quanto alla guerra in Ucraina, Peskov ha spiegato che “perseguiamo la nostra operazione militare speciale per garantire i nostri interessi e arrivare ai nostri obiettivi che il Presidente del nostro Paese ha stabilito dall’inizio. Noi agiamo per il presente e per l’avvenire del nostro Paese, per le prossime generazioni a venire. Non abbiamo quindi altra alternativa”, ha spiegato .

Incontro fra Rubio e Lavrov al Palazzo di Vetro di Ny

E c’è attesta per l’incontro di oggi fra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il segretario di Stato Usa Marco Rubio a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha confermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Fonti americane

Nella foto, Dmitry Peskov

 

 


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