Francofonte, Mastrocciardo profanata: dai campi dei combattenti del Piave a discarica di amianto e fuochi

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Francofonte – L’area che doveva incarnare memoria e dignità è stata trasformata in un simbolo di degrado e illegalità. In contrada Mastrocciardo, i terreni donati dal Commendatore Francesco Belfiore ai combattenti del Piave nella Prima Guerra Mondiale sono stati posti sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria: un sito di 505 metri quadrati ridotto a discarica abusiva a cielo aperto, con rifiuti di ogni genere – plastica, legno, materiali solidi urbani, eternit e amianto – abbandonati e ammassati tra fabbricati pericolanti, a rischio crollo.

 

Determinante l’attività di osservazione e monitoraggio dell’Assistente Capo Sebastiano Giaccotto, che con professionalità e intuito investigativo ha saputo individuare l’area e innescare l’azione repressiva, consentendo di portare alla luce una realtà tanto grave quanto nascosta.

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A confermare la portata dello scempio, la presenza di evidenti segni di combustione di rifiuti, prova di un illecito smaltimento mediante incendi, con danni ambientali e rischi sanitari incalcolabili.

 

L’operazione è stata diretta dal Comandante Magg. Daniel Amato, che ha sottolineato:

“È uno sfregio al territorio e alla memoria di un atto filantropico, oltreché un danno all’ecosistema in un’area che dovrebbe essere il portale naturale dei monti Iblei. Grazie al lavoro di osservazione e al coraggio dei miei uomini stiamo restituendo dignità a un territorio che non può essere abbandonato all’illegalità”.

 

Al fianco del Maggiore Amato e dell’Assistente Capo Giaccotto, hanno preso parte all’attività l’Agente Andrea Pernagallo e l’Agente Gesualdo Maddalena, con la collaborazione di Davide Amenita della Multiservizi Francofonte per la segnaletica dell’area.

 

Un messaggio netto emerge dall’operazione:

“Francofonte non si piega al degrado. Questa terra merita rispetto, non rifiuti”

 

 

 

 

 

 

 

 


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