Al via oggi, martedì 1 luglio alle 21.00 Cinema City, la rassegna dell’estate palermitana con la direzione artistica di Carmelo Galati che trasformerà ancora una volta la piazza del Parlamento in un grande cinema all’aperto, accessibile a tutti, libero e gratuito.
All’insegna dell’impegno civile, Cinema City 2025 in collaborazione con l’Associazione Partecipalermo- apre con la proiezione di Un Figlio in partnership con Rai Cinema Channel. Il cortometraggio di Carmen Giardina e Maria Senesi è dedicato alla figura di Carmela Montinaro, interpretata nel film da Ottavia Piccolo, madre di Antonio Montinaro, il caposcorta del giudice Giovanni Falcone ucciso nell’attentato terroristico-mafioso di Capaci, e sarà introdotto da Tina Montinaro, vedova di Antonio, da più di trent’anni uno dei volti di primo piano nella lotta alla mafia.
A seguire, il primo lungometraggio in programma è Il padre d’Italia (2017), di Fabio Mollo (Reggio Calabria, 1980), che sarà presentato dallo stesso regista ospite per la prima volta al festival. Secondo lungometraggio di finzione di Mollo, il film è un road movie che attraversa la penisola da nord a sud, raccontando l’incontro – scontro fra un uomo e una donna; tra il disincanto di Paolo, interpretato da Luca Marinelli al suo esordio cinematografico, che dopo la fine del suo amore omosessuale sembra aver rinunciato alla felicità; e l’incontenibile voracità di Mia, la giovanissima e magnetica Isabella Ragonese. L’espediente del regista è quello di creare due itinerari paralleli: il percorso fisico di Mia e Paolo da Torino, passando per Roma e Napoli, fino a Reggio Calabria; e quello interiore, che è un ritorno ai luoghi della loro infanzia e delle loro giovani e irrisolte anime. Paolo e Mia, si innamorano e lasciano che lo spettatore si innamori di loro attraverso una storia d’amore universale con cui Fabio Mollo si conferma un regista capace di indagare con tocco lieve temi cruciali della nostra attualità, rimanendo lontano dallo strepito degli slogan.
Mercoledì 2 luglio nella seconda serata realizzata in collaborazione con Plastic Free, associazione contro le plastiche monouso e con Metropolitree onlus impegnata nel riportare il verde nella città, sarà l’attore regista, sceneggiatore, palermitano Luigi Lo Cascio (Palermo, 1967) a introdurre Delta, seconda opera del regista Michele Vannucci.
Sullo sfondo del Delta del Po, teatro dello scontro tra bracconieri e pescatori, il film racconta di due personaggi in fuga dai fantasmi del passato: Osso – Lo Cascio, che vuole difendere il fiume dalla pesca indiscriminata ed Elia, interpretato da Alessandro Borghi, che in quelle terre ci è nato ed è legato ad una famiglia di bracconieri. Il conflitto tra le due fazioni, tra i due uomini e tra uomo e natura, diventa nel film la metafora della ricerca e della definizione della propria identità, dove il Po, più che un personaggio, è proprio l’anima della storia. Travolti dalla violenza cieca e dalla sete di vendetta, i due si affronteranno tra le nebbie del Delta, scoprendo la propria vera natura, in un duello che non prevede eroi. Il film è un invito alla riscoperta di un luogo d’Italia che nel cinema ha fatto spesso ritorno nei racconti del ‘900 – da Roberto Rossellini, Giuliano Montaldo, Pupi Avati e tanti altri ancora – un luogo libero, forte e fragile al tempo stesso che merita di essere tutelato.
Il cortometraggio della serata in partnership con Rai Cinema Channel è Marcello, esordio alla regia in un corto dell’attore Maurizio Lombardi. Interpretato da Francesco Gheghi, attore tra i più apprezzati dell’ultima stagione, il film è una dichiarazione d’amore al cinema attraverso la storia di due ragazzi della periferia romana che per rabbia, distruggono il bar del boss del quartiere e sono quindi costretti alla fuga. Ed è proprio in quella corsa rocambolesca che Marcello si nasconderà casualmente in un set di Cinecittà: un incontro che cambierà qualcosa nella sua vita ma anche nel ritmo della narrazione. Indimenticabile il monologo di Adamo Dionisi, alla sua ultima interpretazione, sull’idea e il rapporto del cinema tra sogno e realtà. Il cortometraggio è vincitore del Corto d’Argento 2025 e selezionato anche ai Premi David di Donatello 2025.
La serata di giovedì 3 luglio, in collaborazione con Women in Film, Television & Media Italia e con il Centro Antiviolenza “Lia Pipitone” è dedicata alle donne del cinema, a partire dall’ospite, la produttrice Pilaar Savedra Perrotta, che introdurrà il film da lei coprodotto, Io e il Secco (2023), originale e promettente esordio alla regia di Gianluca Santoni (Fermo, 1991).
Basato su un soggetto vincitore del Premio Solinas e una sceneggiatura scritti con l’attrice e sceneggiatrice Michela Straniero, il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Alice nella Città, dove ha vinto la menzione speciale “Uno sguardo sul Futuro” per la regia, ed ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello. La trama, porta sulle spiagge del litorale adriatico dove ogni giorno, in un piccolo complesso di villette a schiera, si consuma una storia di violenza familiare. Ed è così che un bambino di dieci anni per salvare sua madre dalla violenza di suo padre, decide di chiedere aiuto a uno che la gente la uccide di mestiere: un super-killer. La persona scelta è il Secco, che non è un criminale ma un innocuo sbandato con un disperato bisogno di soldi, che finge di accettare l’incarico solo per derubare il padre del bambino. L’incontro tra Denni e Secco dà vita a un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un “buddy movie ad altezza bambino”, in bilico tra la fantasia e una realtà anche troppo cruda. Denni e Secco vivranno un’esperienza che li porterà a interrogarsi sul senso dell’essere uomini, e sulla paura e il mistero che unisce e separa.
Nella foto, Chiara Agnello
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