Nel corso della serata organizzata dal Comune etneo e dalla casa editrice Carthago per presentare il libro, sarà proiettato anche un raro documentario di Ugo Saitta, presente la figlia Gabriella. Con l’autore del libro, Giuseppe Lazzaro Danzuso, dialogheranno Bruno Cacopardo, Santo Di Grazia e il dialettologo Salvo Menza, oltre al sindaco Giuseppe Messina, all’assessore Concetto Russo e agli editori Margherita Guglielmino e Giuseppe Pennisi
Giovedì 22 maggio, alle ore 18.30, nella Biblioteca comunale di Trecastagni, sarà presentato il libro di Giuseppe Lazzaro Danzuso Le pupiate di Garibaldi. E tante altre storie, della casa editrice Carthago.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Trecastagni Giuseppe Messina e dell’assessore alla Cultura Concetto Russo, interverranno – presenti l’autore e gli editori Margherita Guglielmino e Giuseppe Pennisi -, Bruno Cacopardo, medico e scrittore, autore della prefazione del libro, Santo Di Grazia, artista al quale si deve la copertina del volume, il dialettologo Salvo Menza – autore della storia in catanese di Topolino – e Gabriella Saitta.
Quest’ultima, attrice e regista, è figlia di Ugo Saitta, che, alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, dedicò il documentario La festa dei poveri alle celebrazioni che ogni anno si tengono a Trecastagni in onore dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino. E che mostrano anche usi come il lingere terram, noto in dialetto come lingua a strascinuni,
Il raro filmato, della durata di undici minuti, sarà proiettato nel corso dell’incontro, quando si parlerà di un capitolo del libro dal titolo Essere eroi per pensare allo spirito, in cui si propone un parallelo tra la festa dei tre santi – che si svolge anche a Lentini – e i riti tamil del Cavedee in onore del dio Muruga, celebrati a Catania dai duemila mauriziani che vi risiedono: piedi scalzi, lingua trafitta da aghi e sofferenza da offrire alla divinità.