Sarà possibile visitare fino a domenica 11 maggio 2025 presso Isola Catania la mostra Abbrivio di Alessandro Costanzo, a cura di Mario Bronzino e Barbara Cammarata. Si tratta della prima esposizione nata nell’ambito del progetto “Coalizioni Isola: Laboratori di Cultura, Creatività ed Arte”, sostenuto da Laboratorio di Creatività Contemporanea e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea, un’opportunità per esplorare il mondo delle imprese culturali e creative, degli artisti e dei professionisti che operano in questo campo.
Il termine “abbrivio”, utilizzato in ambito nautico per descrivere lo spostamento per inerzia di un’imbarcazione priva di propulsione, diventa metafora della condizione umana sospesa tra cambiamento e attesa. I lavori di Costanzo esplorano questa precarietà esistenziale attraverso un linguaggio che intreccia pittura, installazione e ricerca sul rapporto tra umano e tecnologia.
Al centro dell’allestimento nella Sala Malta di Isola Catania, tre griglie metalliche sospese rivelano, attraverso le loro fessure, oggetti da campeggio appartenenti all’artista stesso. Questi strumenti, sospesi nel tempo e nell’uso, evocano un’attesa: quella del campeggiatore che potrebbe tornare a servirsene, ma anche quella dello spettatore, chiamato a scrutare attraverso le aperture, in un gioco di voyeurismo e riflessione sulla sospensione dell’azione. L’artista sfrutta la struttura delle griglie per comporre un quadro pittorico non convenzionale, in cui forme e colori vengono determinati dagli oggetti celati oltre la superficie traforata. Le fessure, elemento ricorrente nella sua ricerca, assumono qui il valore di “pennellate seriali”, permettendo una fusione tra composizione cromatica e riflessione sull’essenza dell’oggetto.
Un ulteriore sviluppo di questa poetica è visibile nell’opera installata al secondo piano, che introduce un senso di barriera: una struttura minimale e industriale che sembra impedire la visione, ma che, attraverso le sue feritoie, lascia trapelare indizi di una presenza interna. Al suo interno, altri strumenti da campeggio si fondono con il materiale tecnologico che li racchiude, diventando memoria umana all’interno di un corpo artificiale. Uomo e macchina, entrambi soggetti alla necessità di respirare, restano in una condizione di attesa, esplorando le dinamiche della loro coesistenza.
Con Abbrivio, Alessandro Costanzo crea un paesaggio sospeso, dove la pittura si fonde con la materia industriale e il tempo si stratifica tra attesa e trasformazione. Un
’indagine sulla condizione contemporanea, in cui il rapporto tra uomo e tecnologia viene ridefinito attraverso il linguaggio della forma e del colore.
Abbrivio rientra nella programmazione biennale di Coalizioni Isola Laboratori di Creatività, Cultura e Arte, un progetto pensato per valorizzare le risorse artistico-culturali locali, costruendo reti tra organizzazioni, enti culturali e comunità, rafforzare l’ecosistema culturale locale, supportare le idee di giovani imprenditori, sostenere la produzione di giovani artisti, promuovere la ricerca sul sistema dell
’arte e della cultura. Coalizioni Isola nasce dalla collaborazione tra partner radicati nel territorio come ABADIR, Associazione Musicale Etnea, Officine Culturali, viaraffineria, Università degli Studi di Catania e con il supporto dell’Assessorato ai Centri Storici del Comune di Ragusa. L’Università di Catania curerà l’intera fase di ricerca e analisi sulle ICC (Industrie Culturali e Creative). La rassegna espositiva, curata da Mario Bronzino e Barbara Cammarata, prevede quattro mostre personali dedicate ad artisti emergenti e una collettiva finale.
Pochi giorni prima della chiusura della mostra, giovedì 9 maggio, Isola ospiterà un incontro pubblico, parte della programmazione di Catania Contemporanea / FIC Festival che arricchirà il dibattito sulle tematiche affrontate da Costanzo. L’evento vedrà la partecipazione di Diletta Huyskes, che attraverso le pagine del suo libro Tecnologia della rivoluzione ci guiderà attraverso un percorso storico in cui la tecnologia – dal microonde all’intelligenza artificiale – si intreccia con le battaglie sociali e l’inclusione, raccontando storie di identità e resistenza. Storie che mostrano come l’uso degli algoritmi possa ridefinire destini e relazioni, mettendo in discussione il valore dell’individuo.
Una cornice di pensiero che dialoga con la poetica visiva della mostra, offrendo nuovi spunti per riflettere su cosa significhi oggi essere umani.