Resta in prognosi riservata il turista 30enne israeliano scampato ieri alla tragedia della funivia del Monte Faito (Napoli) dove 4 persone sono morte nel crollo della cabina. A renderlo noto sono fonti ospedaliere, che hanno diramato questa mattina alle 7:45 un bollettino medico. “Il paziente ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale del mare resta stabile nella sua gravità” si legge nella nota. Questa mattina sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti per comprendere se possano esserci ulteriori danni che si palesano solo dopo alcune ore dal trauma principale. Al momento sono state riscontrate diverse fratture agli arti inferiori. Il 30enne “resta intubato per la protezione delle vie aeree e supporto ventilatorio, attualmente ventilato meccanicamente in sedazione profonda”. Le sue condizioni vengono ritenute critiche e la prognosi resta riservata.
Sequestrato l’intero impianto
Nell’ambito dell’inchiesta che ipotizza al momento contro ignoti i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, la Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro delle stazioni di Castellammare di Stabia (Napoli) e monte Faito (quota 1092 metri), ma anche dei piloni della funivia, della cabina precipitata a monte e di quella superstite a valle, ma anche del cavo rotto e di un locale ufficio con relativa documentazione. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia, sono coordinate dal sostituto Giuliano Schioppi, con il procuratore Nunzio Fragliasso e l’aggiunto Giovanni Cilenti.
Chi sono le vittime
Nella tragedia di ieri hanno perso la vita 4 persone: una turista australiana, una coppia di inglesi e Carmine Parlato, 59enne dipendente Eav e storico macchinista della funivia che, dalla stazione di Castellammare di Stabia, conduce al monte Faito. Era a bordo della cabina con le due coppie di turisti, quando il cavo di trazione si è spezzato causando la caduta dell’abitacolo.
I corpi delle quattro vittime e il superstite sono stati recuperati dagli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico (CNSAS) e dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (SAGF) appositamente giunti da Avellino. Gli inquirenti, come da prassi, nelle prossime disporranno le autopsie sulle salme. La tragedia è avvenuta prima delle 15:30 di ieri ma, a causa del maltempo, le ricerche e i soccorsi sono stati complicati e sono andati avanti fino a tarda ora.