Sarà Catania, la città dell’Etna, dalle cui sommità continuano a sgorgare magma incandescente e fontane di fuoco, ad accogliere la mostra “Superstones: gioielli dal cuore della terra,” il nuovo progetto creativo del designer Giovanni Raspini, ispirata ai minerali fuoriusciti dalle viscere della terra, anch’essi, come la pietra lavica, misteriosi e affascinanti.
Un evento itinerante che dopo Milano e Roma, sarà ospitato dal 28 al 30 giugno prossimi a Palazzo Biscari, un luogo che rappresenta uno straordinario esempio del barocco “nero” di Catania, dal tipico contrasto cromatico tra pietra bianca dei decori e la roccia vulcanica delle pareti, che conferisce sontuosità ed austerità.
Ed è in questa cornice che il gioielliere toscano Giovanni Raspini presenterà trenta gioielli unici, per stile, ricchezza e dimensione, creati con pietre e minerali naturali di ogni genere, colore e tipo, che hanno sostituito le tradizionali gemme preziose utilizzate in gioielleria.
Dallo straordinario connubio tra genio creativo e capacità artigianale orafa sono nati grandi collane, sorprendenti anelli, bracciali avvolgenti e una meravigliosa tiara, in un dialogo continuo tra materia, forma e funzione, ornamento, scultura e fusione a cera persa.
“In un mondo di prodotti omologati il vero lusso sta nell’unicità che solo il lavoro artigianale può creare –ha dichiarato il designer Giovanni Raspini – Pensavo a Superstones da molto tempo con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche”. “È una sfida importante quella di Superstones – continua – poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi. Con grande passione abbiamo cercato minerali da ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti”.
Tra i gioielli in mostra: la Collana Tutankhamon, realizzata con la meravigliosa pietra il Vetro del deserto, un minerale rarissimo di un colore paglierino che si è formata all’incirca 29 milioni di anni fa e che si trova incastonato anche nelle opere funebri del più celebre dei faraoni.
Il Bracciale Rane, realizzato con un raro esemplare di Uvarovite, proveniente dalla Russia, caratterizzato da un verde brillante che dà l’effetto di innumerevoli piccoli e lucentissimi cristalli verdi. Il presupposto perfetto per dissimulare una parete rocciosa ricoperta di muschio e nascosta in qualche foresta ombrosa.
La Collana Stone Reef in cui si incastona un campione di Vanadinite con un colore, una lucentezza e una trasparenza degna dei migliori esemplari di questa specie. Proprio anche grazie al fascino suscitato della cromia della pietra è diventata una delle protagoniste del progetto creativo; la Collana Pappagalli, con gli uccelli svolazzanti coperti di smalti colorati, le immense foglie tropicali in bronzo dorato e la grande malachite, un minerale di un verde intensissimo che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu, abbellito da un’intensa azzurrite, sulla quale delicati delfini in argento dorato saltano e si rincorrono; il Bracciale Drago, la cui ispirazione fantasy si confronta con la forza materica del metallo e gli artigli sembrano quasi avvolgere e dominare il polso umano, mentre un frammento di quarzo color arancio-ruggine rimane incastonato dietro la testa del mostro; la Collana Bollicine in un calcedonio color violetto, con le bolle sferiche realizzate in bronzo bianco ed alcune luminose perle barocche.
Come per le altre mostre del brand Raspini, anche Superstones è una grande opera collettiva con diversi collaboratori di alto livello che hanno portato il proprio contributo concettuale ed artistico. Per Superstones, Giovanni Raspini ha coinvolto interlocutori professionali ed esperti del settore.