“Candele della memoria”, a Palazzo di Giustizia di Catania in ricordo delle vittime di mafia

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In piazza Verga la quarta edizione manifestaziione promossa dalla comunità studentesca universitaria catanese

Centinaia di ‘candele della memoria’ accese, e un lungo elenco di nomi, pronunciati solennemente sulla scalinata del Palazzo di Giustizia di Catania, per ricordare l’estremo sacrificio di donne e uomini, vittime eroiche o inconsapevoli – ma ugualmente innocenti – della violenza mafiosa.

Martedì 21 marzo, alle 20, in piazza Verga si terrà la quarta edizione della manifestazione promossa dalle studentesse e dagli studenti dell’Università di Catania, con il coinvolgimento di numerose associazioni universitarie e culturali catanesi, in occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” istituita nel 1996 dalla rete di associazioni antimafia Libera e riconosciuta dallo Stato italiano nel 2017.

L’intento è quello di ribadire, attraverso il sit in e gli interventi previsti, l’importanza dell’impegno quotidiano di ogni singolo cittadino, dal più giovane al più anziano, nella lotta alla mafia e nel contrasto agli atteggiamenti mafiosi, valorizzando gli esempi coraggiosi e molto spesso silenziosi di coloro che, applicando la legge e ispirandosi al buon senso, si oppongono a tutti i fenomeni di aggressione mafiosa della società. Nel corso della serata, porteranno la loro testimonianza alcune autorità cittadine, tra cui il rettore Francesco Priolo, e gli esponenti delle associazioni che hanno aderito, sono previste inoltre esibizioni musicali e teatrali, introdotte dagli studenti di Radio Zammù, per rimarcare il legame tra la bellezza dell’arte e la legalità.

Davvero nutrito ed ecumenico il parterre dei soggetti che hanno sposato l’idea di questo evento, in passato promosso in prima persona da Libera: insieme alla Consulta degli Studenti dell’Ateneo, sono coinvolte le associazioni Acli Catania, Actea, Agifar, Aisfa, Alleanza Universitaria, Arcadia, Attivamente, Azione Universitaria, Comunità̀ di Sant’Egidio, Crediamoci, Elsa Unict, Esn, Giovani delle Acli, Hygea, I Briganti, Inmed, Iuris, Koiné, La Finestra, Libertas, Rete degli Studenti Medi Catania, Sanilab, Semu, Sikè, Giovani Democratici di Catania, Università̀ Popolare, We Love Unict, Sos Unict, Orizzonte Italia Leo Club Catania Gioeni, Rotaract Zona Etna e il Presidio Universitario di Libera “Dario Capolicchio”. Hanno inoltre concesso il loro patrocinio anche Università di Catania, Ersu e Cus Catania.

«A nome della comunità universitaria catanese – afferma Giuseppe Trovato, coordinatore della manifestazione -, abbiamo rivolto il nostro invito a partecipare a tutte le studentesse e gli studenti dell’Università e delle scuole di ogni ordine e grado, e a tutte le associazioni attive in città, di qualunque area politica o ideale. Siamo fermamente convinti che la lotta alla mafia non sia una questione di schieramenti, ma un’azione che richiede necessariamente un movimento di popolo capace di unirsi, superando ideali e appartenenze differenti, contro un unico nemico: le mafie. La memoria, in questo caso la necessità e il dovere di ricordare i nomi delle vittime, può certamente aiutarci: essa serve a rinnovare l’impegno di un’intera comunità contro la criminalità organizzata, affinché questa battaglia non sia solo l’onere di magistrati, poliziotti o uomini delle istituzioni, ma diventi patrimonio soprattutto di noi giovani, chiamati a dare un forte segnale di cambiamento e rinnovamento per tutta la società».

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