“After. After History, Afterlife”, primo Festival Diffuso di architettura in Sicilia

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Vincitore dell’avviso pubblico Festival Architettura – II edizione, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, :After. After History, Afterlife è il primo festival di architettura su scala regionale che propone un’esplorazione della Sicilia Moderna, che si svolgerà dal 22 al 29 aprile tra città e borghi delle province di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Siracusa e Catania. 

Promosso ed organizzato dalla Fondazione Studio Rizoma con il team di curatori Pietro Airoldi, Lisa Andreani, Jacopo Costanzo (WAR), Zeno Franchini (LOTS/Marginal), Francesca Gattello (LOTS/Marginal), Valeria Guerrisi (WAR) e Izabela Anna Moren (FSR), il festival è concepito come un Grand Tour del territorio siciliano degli ultimi 100 anni. L’evento è caratterizzato da una natura esperienziale che attraverso passeggiate urbane, visite, talk ed incontri esplorerà architetture, luoghi, paesaggi – realizzati, dimenticati o non completati – con l’obiettivo di individuare una diversa lettura capace di innescare una nuova consapevolezza su temi profondamente radicati nella storia recente della Sicilia – patrimonio dell’architettura moderna, il paesaggio industriale e post-industriale, la decolonizzazione.

:After. After History, Afterlife diventa al contempo un programma di ricerca sulla Sicilia che vuole interrogare l’isola oltre la sua storicizzazione: cosa significa, e come si può cambiare la propria prospettiva e percezione su ciò che è sempre stato percepito come ‘tradizione’? 

“Già il titolo del festival After History, Afterlife contiene una dichiarazione di intenti, ovvero l’idea di superare l’immagine da cartolina della Sicilia, basata su una dimensione romantica di un passato culturalmente ricco, preambolo di un racconto in cui il Sud è poco sviluppato e arretrato (after history); e ripartire con una storicizzazione che intende cambiare punto di vista e indagare le molteplici potenzialità del territorio siciliano offrendo una seconda vita alle sue architetture (after life). Questo è un primo passo fondamentale verso il concetto di sostenibilità, dando una seconda vita e un nuovo valore a ciò che già esiste” illustrano i curatori.

Grazie ad un programma intenso organizzato in 8 giornate e varie tappe, il festival percorre un itinerario denso, che partendo da Palermo si dirige verso est, toccando Gibellina ed il suo progetto utopico, i grandi poli industriali di Augusta, Gela e Termini Imerese, poi Borgo Rizza, il borgo rurale abbandonato costruito in epoca fascista, e infine Catania e il suo peculiare rapporto territoriale.

“La scelta dei luoghi del tour, che non può e non intende essere una restituzione esaustiva per temi e per tipologie di architetture siciliane, è invece una possibile mappatura di luoghi che diventano leve di racconto della modernità siciliana, delle sue problematiche e contraddizioni, nonché delle sue inesplorate potenzialità”, concludono i curatori.

Molte delle tappe proposte ospiteranno concerti e performance come a Palermo dove per la serata inaugurale del festival, sabato 22 aprile, è prevista un concerto con special guest a cura di Ortigia Sound System; il Teatro del Carmine, a Salemi dove va in scena lo spettacolo «Here We Are» con Claudio Collovà prodotta da Genìa Art Lab; Borgo Rizza che è il luogo di una cena collaborativa a cura del duo di social designer Marginal Studio a seguire di due incontri ospitati in collaborazione con DAAS – Decolonizing Architecture Advanced Studies; e l’anfiteatro, del complesso fieristico Le Ciminiere di Catania, dove si chiude le ultime 24h con istallazioni video, un bookshop, un’assemblea di professionisti siciliani contemporanee seguita da una programmazione musicale e party finale sempre a cura di Ortigia Sound System.

Tra gli appuntamenti in programma sono previste visite in dimore private e luoghi normalmente non accessibili al pubblico: a Visicari la casa disegnata dall’architetto Arno Brandlhuber vicino Castellammare del Golfo, la Centrale Elettrica Tifeo e l’Idroscalo ad Augusta, il Complesso residenziale/commerciale EGV Center, testimonianza di quella stagione di rinnovamento dell’architettura siciliana nota come “Scuola di Cefalù”, Palazzo Amoroso di BBPR, Villa «La Quercia» firmata da Giuseppe Samonà ed altre.

Tra gli ospiti dei talk figurano: Giovanna Silva, Erica Overmeer, Fondamenta, Giuseppina Grasso Cannizzo, Pippo Ciorra, Fala Atelier, Moncada Rangel, Fosbury Architecture, Shourideh Molavi, Claudio Gulli, Giovanni Leone e Roberto Collovà.

Insieme all’apertura del festival nasce una piattaforma digitale AFTERLIFE.XYZ che restituirà l’archivio dei casi studio, i racconti e gli itinerari creati rendendoli consultabili da professionisti, turisti, studenti. Le ricerche portate avanti vengono presentate in una fase di internazionalizzazione tramite una pubblicazione e workshop, mostre e dibattiti all’estero in collaborazione con Royal Institute of Art – Kungl. Konsthögskolan; Technische Universitaet Wien; Universitaet Basel–Critical Urbanisms.

Nella foto, Siracusa, Brucoli Village

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