La mostra Kontext Beuys approda a Palermo dall’8 ottobre all’8 dicembre

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E’ uno degli artisti più anticonformisti e all’avanguardia del Novecento la cui personalità ha attraversato il XX secolo segnando profondamente l’arte  contemporanea. A Joseph Beuys (Krefeld, 12 maggio 1921 – Düsseldorf, 23 gennaio 1986), pittore, scultore, performance artist, insegnante, attivista e molto altro, è dedicata la mostra Kontext Beuys che approda a Palermo dall’8 ottobre all’8 dicembre – inaugurazione giovedì 8 ottobre ore 12 – all’Haus der Kunst dei Cantieri Culturali della Zisa, dopo essere stata esposta nei mesi scorsi allo Stadtmuseum di Düsseldorf.

Sulla scia delle celebrazioni in Germania per il centenario della nascita dell’artista, Kontext Beuys ne ripercorre i momenti più salienti della vita e della carriera che nella figura di Beuys coincidono in gran parte, a partire dal concetto allargato di arte -l’“erweiterten Kunstbegriff”- che supera i limiti dell’estetica tradizionale e integra tematiche economiche, socio-politiche, ecologiche, storiche, psicologiche mirando ad una trasformazione dell’individuo e di conseguenza della società.

Attraverso grafiche, poster, diagrammi e acquerelli provenienti dalla collezione dello Stadtmuseum e da collezioni private, l’esposizione è il ritratto di una personalità eccezionale che ha trattato nella sua arte una serie di temi che, molti anni dopo, suonano ancora contemporanei e urgenti: l’ecologia, il rapporto tra essere umano e Natura, la volontà di istituire una connessione diretta tra la pratica artistica e l’impegno sociale, la “soziale Plastik” scultura sociale, ma anche concetti come “Freiheit” libertà, “Kreativität” creatività, “Wärme” calore, e “Identität” identità.

In mostra si ritrovano condensate le testimonianze del rapporto controverso con l’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf, inclusi appelli alla solidarietà e i documenti sulla fondazione della “Freie Internationale Universität”; gli inviti elettorali per il partito dei “Verdi” da lui fondato, documenti sul suo impegno civile, ad esempio per l'”Organizzazione per la Democrazia Diretta”, diagrammi su come rovesciare la “tirannia dei partiti tedeschi”:tutte idee espresse attraverso grafiche, incisioni, disegni, oggetti.

Al tempo stesso Kontext Beuys intende indagare e dimostrare le tracce del pensiero di Beuys nell’arte contemporanea e trasportare il suo pensiero nel presente. In quest’ottica alcuni artisti contemporanei provenienti da diversi ambiti e generazioni sono stati inviati a produrre opere di qualsiasi tecnica e linguaggio che possano dialogare con quelle di Beuys, nell’allestimento presentato all’Haus der Kunst.  Sono Andrea Cusumano, Adriano La Licata, Federico Lupo, Blanca Matias, Giulia Sofi gli artisti scelti, che attraverso installazioni, video, performance, relitti, interpretano beuysianamente il loro lavoro e processo artistico.  

I cinque artisti tendono all’estremo il vasto campo artistico e politico in cui ha operato Beuys. 

Andrea Cusumano (Palermo, 1973) si concentra sull’elemento sacrale attraverso l’uso di relitti che incarnano la figura del Cristo Crocifisso posti in un dialogo plastico con degli specchi, sculture parietali che spingono il fruitore nell’impianto visuale dell’opera stessa. 

Adriano La Licata (Palermo 1989) analizza il sottile confine tra opera d’arte e artista, attraverso mezzi diversi, video, fotografia, assemblaggi; il corpo dell’artista si fa oggetto d’arte, sua proiezione e sua antitesi. Federico Lupo (Palermo, 1984) attinge in modo ironico dall’atlante visuale di Beuys, e con le sue immagini dissacra e demitizza l’opera dell’artista tedesco. Blanca Matias mette in scena una performance relazionale che richiama le prime esperienze del movimento Fluxus a cui prese parte lo stesso Beuys: un camper all’entrata dell’Haus der Kunst sarà il luogo in cui Blanca Matías (Girona, Spagna, 1967) e i fruitori della mostra dialogheranno secondo l’idea di un’arte come gioco e dell’effimero nell’opera d’arte; un concetto che l’artista spagnola declina anche attraverso i frottage e i calchi di mobilia all’interno della mostra. Giulia Sofi (Palermo, 1988) realizza un’opera plastica e sonora che espande alcune azioni di Beuys come quella delle 7.000 Querce presentata a DOKUMENTA VII nel 1982 e le sue litanie profane. L’artista palermitana collaborerà inoltre con una classe del Liceo Linguistico di Bisacquino (PA) alla creazione di una performance che si basa sull’aspetto linguistico nelle opere di Joseph Beuys.

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Verein Düsseldorf Palermo e. V.

Il Verein (Ente/associazione) Düsseldorf-Palermo e. V. è stato fondato a Düsseldorf nel 2013 con lo scopo di favorire e promuovere lo scambio artistico e culturale tra le città di Düsseldorf e Palermo e le rispettive regioni di cui le città sono capoluogo, il Nord-Reno Vestfalia e la Sicilia. Negli anni le attività del Verein si sono concentrate nell’organizzazione di mostre d’arte, residenze d’artista e di workshop, attivando collaborazioni con diverse istituzioni pubbliche e private tra le quali musei, fondazioni e istituzioni.

Le due città sono gemellate dal 2015, e dal 2016 il comune di Palermo ha affidato al Verein un padiglione dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l’Haus der Kunst, uno spazio per svolgere le attività del Verein secondo il modello dei Kunstverein e Künstlerverein tedeschi, organizzazioni o enti senza scopo di lucro, impegnati esclusivamente nella promozione dell’arte contemporanea. Il modello di gestione del Verein è orizzontale poiché sono gli stessi artisti a condurre i progetti in tutta loro complessità. Con lezioni, visite guidate e workshop, mostre e pubblicazioni il Verein Düsseldorf-Palermo e. V sostiene gli artisti, emergenti e affermati, il ruolo dell’arte nella società, e incoraggia il dibattito e lo scambio con il pubblico.

Kontext Beuys è realizzata in collaborazione con: Landeshauptstadt Düsseldorf, Stadtmuseum Düsseldorf, Kulturamt 

* Nell’immagine, Joseph-Beuys_Free-International-University(Kunst=Kapital)-1982

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