L’Instituto Cervantes di Palermo presenta “Villa Ulloa” di Emilia Pardo Bazán,

Condividi questo articolo?

L’Instituto Cervantes di Palermo, in occasione dell’anniversario della morte della scrittrice spagnola Emilia Pardo Bazán (La Coruña, 1852 – Madrid, 1921), presenta la traduzione italiana del celeberrimo Los pazos de Ulloa nella nuova e inedita traduzione di Nino Russo, con il titolo di Villa Ulloa (edizioni Mesogea).

L’appuntamento, che rientra nel calendario dell’undicesima edizione della Settimana della Culture, è in programma per domani mercoledì 18 maggio, alle ore 18.00, nella Chiesa di Santa Eulalia dei Catalani (Via Argenteria, 19).

All’incontro saranno presenti, oltre al traduttore Nino Russo e alla direttrice dell’Instituto Cervantes di Palermo, Beatriz Hernanz Angulo, anche la professoressa di Letteratura Spagnola Assunta Polizzi e l’attrice Giovanna Volpe, che leggerà alcuni estratti del libro.

«Emilia Pardo Bazán – dichiara Beatriz Hernanz Angulo – è una delle scrittrici e attiviste culturali più importanti della letteratura europea del suo tempo, ingiustamente poco conosciuta al di fuori della Spagna. Promotrice del naturalismo in Spagna, è stata un’intellettuale che ha osato qualsiasi cosa, ha combattuto per i diritti delle donne e ha rotto tutti gli schemi che ci si aspettava da una donna aristocratica nella Spagna della cosiddetta Transizione, dal XIX al XX secolo. La sua vita e il suo lavoro sono affascinanti. Dare visibilità a una scrittrice come lei è un compito che svolgiamo con entusiasmo all’Istituto Cervantes di Palermo».

Pubblicato nel 1886 Villa Ulloa è considerato il capolavoro della scrittrice spagnola, le cui opere testimoniano il travaglio culturale e sociale degli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento. In questo romanzo, ambientato fra e monti della Galizia, si narra la storia della decadenza del casato degli Ulloa attraverso le vicende di un suo rampollo, dedito alla caccia e a rustici piaceri, pessimo e violento marito di una donna sensibile. 

In pagine dal ritmo straordinario – si legge nella scheda della nuova traduzione – e di elegante fluidità, si snoda una trama di altri tempi, ricca di accadimenti e personaggi, ed emergono, in sintonia con i paesaggi, contrasti e conflitti certo non estranei al nostro stesso tempo.

Nino Russo è nato a Palermo nel 1938. Dal 1973 al 2006 ha insegnato Lingua e letteratura tedesca nella Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Palermo. È traduttore di testi letterari dal tedesco, dallo spagnolo, dal portoghese e dal neogreco. Nel 2021 ha pubblicato con Mesogea la sua prima raccolta di racconti Storie di Maredolce. Una borgata di Palermo in venti quadri.

Assunta Polizzi è professoressa di Letteratura Spagnola presso l’Università di Palermo. La sua principale area di ricerca è la letteratura realista/naturalista e, in particolare, il lavoro di Benito Pérez Galdós. Ha pubblicato monografie, traduzioni; ha curato volumi; studi in libri e articoli su riviste di poesia e narrativa contemporanea.

Giovanna Volpe è un’attrice palermitana che ha esordito negli anni Settanta continuando il suo percorso artistico con registi e autori del panorama palermitano tra i quali Truden, Scaldati, Spicuzza, Carriglio, Licata e Cuticchio.

Nella foto, Nino Russo

Potrebbe interessarti

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.