Riciclo rifiuti: sequestrati beni per 3 mln a imprenditore ragusano

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Beni per un valore di circa tre milioni di euro sono stati sequestrati ad un imprenditore ragusano attivo nel settore del riciclo dei rifiuti.

Il provvedimento, eseguiti dalla Dia di Catania, è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del tribunale etneo su richiesta congiunta del procuratore e del direttore della Dia.

L’uomo, già condannato per traffico di stupefacenti, è coinvolto anche in altre inchieste della Procura di Caltanissetta con l’accusa di aver fatto parte di un’organizzazione mafiosa finalizzata alle estorsioni nei confronti di imprenditori agricoli. Recentemente arrestato, su richiesta della Procura di Catania, si sarebbe avvalso della capacità intimidatrice del sodalizio mafioso e per monopolizzare la raccolta delle plastiche dismesse dalle serre in provincia di Ragusa, imponendone ai serricoltori il conferimento in via esclusiva ad una sola impresa.

L’mprenditore, sottolineano gli investigatori, “avrebbe strutturato le proprie attività economiche avvalendosi dell’appoggio di esponenti di primordine del clan Carbonaro-Dominante, inserito nell’organizzazione mafiosa Stidda, presente nell’hinterland ibleo sin dagli anni ’80”. Diverse attività investigative hanno accertato come nel territorio ragusano “questo gruppo criminale ha assunto una posizione di assoluto monopolio nel fiorente settore del riciclo delle materie plastiche impiegate in agricoltura, tanto da inquinarne il tessuto economico”.

Il tribunale di Catania ha quindi disposto il sequestro, finalizzato alla confisca, del patrimonio riconducibile all’imprenditore, tra cui figurano 3 aziende operanti nel settore del commercio e riciclaggio della plastica, un immobile, 3 autovetture ed un motociclo, per un valore di circa 3milioni di euro.

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