Poste. Con “Omicron” serve più sicurezza per sportellisti e portalettere

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Più protezione e sicurezza per i lavoratori di Poste italiane di Catania e provincia. Lo ha chiesto il segretario provinciale della Fnc Ugl Comunicazioni catanese, Simone Summa, che su delega del segretario nazionale Salvatore Muscarella ha preso parte ai lavori dell’organismo paritetico regionale della partecipata di Stato. “Siamo intervenuti per sollevare diverse problematiche che interessano, complessivamente, la sfera della salute dei lavoratori di Poste, a maggior ragione in questo momento in cui la variante “Omicron” è motivo di diffusione rapida del contagio da Covid-19 – spiega Summa. Lo testimoniano le circa 250 assenze che ad oggi si stanno registrando tra i dipendenti (quasi il 50% di questi operatori di sportello) che lavorano nelle filiali del nostro territorio e che, fortunatamente, sebbene abbiano contratto il virus non stanno avendo bisogno di ricovero ospedaliero. Abbiamo potuto constatare come, da parte dell’azienda, stia proseguendo l’attività di sanificazione costante degli ambienti di lavoro, ma anche dei numerosi mezzi (tra automobili, furgoni e motorini), intervenendo con più incisività laddove si sono verificati casi di contagio. Come Fnc Ugl, però, abbiamo richiesto a gran voce il potenziamento della dotazione di mascherine FFP2 per il personale di tutti i reparti, nonché la realizzazione di screening di massa per i dipendenti degli uffici dove si verificano casi – aggiunge il segretario. Oltre a questo, abbiamo ribadito ancora una volta l’impellenza che sia di nuovo disposto il ritiro di raccomandate e atti giudiziari senza la firma apposta dall’utente, così come avviene già con i prodotti dell’e-commerce ovvero con la sola conferma a voce del destinatario. In questo modo non si consentirebbe il contatto de visu con l’utenza, soprattutto adesso che il numero di cittadini tra contagiati ed in quarantena nei nostri centri è elevato. In più, per quanto riguarda gli uffici postali, abbiamo reiterato la richiesta di verifica del filtraggio degli impianti di condizionamento, nonché dei termoscanner installati all’ingresso. Oltre questo, da luglio 2021 è scaduta la tutela per i lavoratori di Poste italiane che aderiscono al fondo sanitario. Uno strumento, secondo la nostra organizzazione sindacale, utile principalmente in un periodo come quello che stiamo vivendo, poiché veniva riconosciuto un rimborso forfettario ai lavoratori se positivi al Covid-19 ed una diaria giornaliera in caso di ricovero ospedaliero. Vogliamo che la polizza sia rinnovata, per garantire una più adeguata assistenza sanitaria ai dipendenti dell’azienda postale. Siamo ben consapevoli – continua il segretario provinciale Ugl Fnc – che gli organici dei servizi a Catania e provincia necessitano di un’improcrastinabile rafforzamento, ma in questa fase delicata per noi non è il momento di cavalcare il mantra delle assunzioni, bensì quello di insistere sul pretendere una più pregnante azione per rendere assolutamente sicuro il lavoro di sportellisti, portalettere e impiegati dei vari servizi postali. Fatto questo, attraverso le misure auspicate, potremo sicuramente parlare di integrazione organica dei settori. Ci auguriamo, quindi, che nella riunione dell’organismo paritetico nazionale, che si terrà questa settimana, Poste italiane accoglierà le segnalazioni che provengono dal territorio mettendo al riparo i suoi lavoratori – conclude Summa.”

Nella foto, Simone Summa

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