Musumeci “tradito” da franchi tiratori della maggioranza riflette su dimissioni

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E’ maretta nella maggioranza all’Assemblea regionale siciliana, dove il governatore Nello Musumeci è arrivato solo terzo, dopo il grillino Nuccio Di Paola, tra i tre grandi elettori per il Capo dello Stato. Il primo eletto è il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè con 44 voti, segue il grillino Nuccio DI Paola con 32 voti e ultimo Nello Musumeci con 29 voti, dunque secondo il calcolo di alcuni deputati otto parlamentari della maggioranza avrebbero votato per Di Paola dell’opposizione.

Il Governatore siciliano Nello Musumeci, con i suoi 29 voti, è stato ‘tradito’ da un gruppo di franchi tiratori della maggioranza per l’elezione dei tre grandi elettori per il Quirinale. Il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, con le sue 44 preferenze, è stato il più votato, a seguire il grillino Nuccio Di Paola con 32 avoti, che ha avuto più voti dei rispetto al numero dei deputati all’opposizione. Questi gli altri voti: un voto ciascuno per Giuseppe Lupo (Pd), Anthony Barbagallo (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Nello Dipasquale (Pd), Michele Catanzaro (Pd), Baldo Gucciardi (Pd), Giuseppe Arancio (Pd), Claudio Fava (Centopassi), Michele Mancuso (Fi), Riccardo Gallo (Fi), Eleonora Lo Curto (Udc).

Salta all’ultimo istante l’intervenrto di Nello Musumeci in aula all’Ars. La vicepresidente Angela Foti, assente Gianfranco Miccichè, è entrata in aula solo per annunciare il rinvio alla prossima settimana.

La replica del Governatore dopo il “tradimento” di un gruppo di franchi tiratori della maggioranza

“Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime ventiquattr’ore”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci dopo il voto di franchi tiratori al voto per i tre grandi elettori.

Nervi tesi nella maggioranza all’Assemblea regionale siciliana dopo la nota emessa questa sera dal Governatore Nello Musumeci che ha annunciato che si prenderà 24 ore di tempo per decidere cosa fare dopo l’esito del voto dei tre grandi elettori. Secondo indiscrezioni Musumeci deve decidere se dimettersi o se azzerare la Giunta lasciando solo alcuni ‘fedelissimi’. I boatos parlano di Ruggero Razza alla Sanità, da sempre vicino al Presidente, di Toto Cordaro, assessore all’Ambiente e Marco Falcone (Fi) alle Infrastrutture. Ecco cosa ha detto Musumeci: “Non posso non prendere atto dell’esito del voto espresso dall’Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato – vile e pavido – si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio – per la gravità del contesto generale – costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e le renderò note entro le prossime ventiquattr’ore”. Saranno ore concitate nella maggioranza. Intanto domani mattina è previsto un incontro tra Musumeci e alcuni degli assessori. Tutto rinviato di 24 ore, dunque.

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