Assalto Cgil, ai domiciliari leader catanese Fn

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In esecuzione misure cautelari da parte della Digos capitolina, nei confronti di alcune persone che sarebbero coinvolte nell’assalto alla sede della Cgil di Roma del 9 ottobre scorso. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Roma a seguito della richiesta della procura nei confronti di persone che si ritiene abbiano preso parte attiva nell’assalto.

Cinque le misure eseguite dai poliziotti: due persone sono finite agli arresti domiciliari e tre sono state sottoposte all’obbligo di dimora.

C’è anche il leader catanese di Forza Nuova tre le cinque persone destinatarie delle misure cautelari eseguite dai poliziotti della Digos di Roma perché avrebbero avuto un ruolo attivo nell’assalto alla sede della Cgil di Roma del 9 ottobre scorso. L’esponente di Fn è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

E’ Giuseppe Bonanno Conti il leader catanese di Forza Nuova finito agli arresti domiciliari per l’assalto alla sede della Cgil di Roma del 9 ottobre scorso. L’uomo, con precedenti specifici, è stato individuato in seguito all’esame ulteriore delle immagini a disposizione della Digos. Insieme a lui ai domiciliari è stato sottoposto, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dalla pm Gianfederica Dito, un genovese, attivista no green pass.

Le altre misure riguardano due romani incensurati, sottoposti all’obbligo di firma e un bolognese per il quale il gip ha disposto l’obbligo di dimora. Da quanto emerso dalle indagini, tutti e 5 cinque hanno preso parte all’assalto della sede del sindacato.

C’è anche un appartenente ai movimenti cosiddetti No Green Pass tra i destinatari delle misure eseguite questa mattina dalla Digos di Roma per i fatti avvenuti durante l’assalto alla Cgil del 9 ottobre scorso. In totale sono state eseguite due misure degli arresti domiciliari, l’altra nei confronti del leader catanese di Forza Nuova, e tre obblighi di dimora. Le accuse vanno dall’associazione, alla devastazione e al saccheggio, fino alla resistenza con violenza perpetrata ai danni delle forze dell’ordine impiegate nell’azione di contrasto dei disordini.

Per gli altre tre, anche loro appartenenti al movimento ‘no green pass’ sono state disposte le misure cautelari dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e della presentazione dinanzi alla polizia giudiziaria. I provvedimenti eseguiti oggi si aggiungono a quelli già emessi dall’autorità giudiziaria nell’ambito delle attività svolte a seguito dei fatti dello scorso 9 ottobre.

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