Dia e Gdf sequestrano beni per 2,5 mln a imprenditore nel Trapanese

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Beni per un valore complessivo stimato di circa 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia e dal Nucleo Pef della Guardia di finanza di Trapani. Il decreto di sequestro beni anticipato, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale, ha colpito un imprenditore attivo nel settore degli appalti pubblici e della formazione professionale. Il Tribunale a seguito delle risultanze d’indagine raccolte dagli investigatori ha ritenuto sussistere “un adeguato compendio indiziario” che ha consentito di accertare, a carico dell’uomo, “un giudizio di pericolosità sociale di tipo ‘qualificato’ includendolo nella categoria degli indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso”.

In base a quanto accertato dagli investigatori, anche grazie al contributo fornito da alcuni collaboratori di giustizia, l’uomo sarebbe il dominus di un gruppo criminale dedito al conseguimento di illeciti profitti derivanti da finanziamenti pubblici previsti in favore della formazione professionale e da pubbliche erogazioni ottenute grazie alla commissione di truffe e di illecite distrazioni patrimoniali poste in essere con la rete di società da lui gestite. 

In particolare, sono state ricostruite alcune aggiudicazioni pubbliche a seguito delle quali doveva essere versata alla famiglia mafiosa di riferimento una percentuale fissa del 2 per cento rispetto al prezzo corrisposto dall’ente pubblico. Per tali ipotesi di reato l’uomo nel maggio del 2016 è stato arrestato e successivamente rinviato a giudizio. Tra i beni sottoposti a sequestro, del valore complessivo stimato in circa 2,5 milioni di euro, ci sono 6 compendi aziendali attivi nel settore della formazione professionale, edile e del commercio, il 50 per ceno delle quote di una società immobiliare, 4 immobili e 6 rapporti finanziari.

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