Da Catania all’Oklahoma: il sogno di una studentessa diciassettenne

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17 anni, il coraggio di partire per un anno di studio all’estero, il talento e la determinazione per distinguersi e realizzare il proprio sogno.

Marika Casella, classe 2004, nata a Catania, a settembre scorso è partita dalla Sicilia con l’organizzazione YouAbroad alla volta degli Stati Uniti d’America per frequentare il quarto anno di superiori all’estero. Oggi Marika è entrata a far parte del Team di cheerleader della sua high school a Blanchard, Oklahoma, realizzando il suo personalissimo sogno americano!

Icona americana per eccellenza, il cheerleading negli States è una vera e propria istituzione raccontata da Hollywood e celebrata fin dai tempi di “Grease”, il musical del 1978 che ha segnato l’immaginario di un’intera generazione con la sua scena più memorabile di Danny e Sandy in tutto il loro splendore.

Ma fare la cheerleader è tutt’altro che uno scherzo e impone disciplina e forza di volontà.

“Altro che Datemi una A, Datemi una B… – racconta Marika che a Catania frequenta il Liceo Linguistico Giuseppe Lombardo Radice – fare la cheerleader richiede allenamenti molto duri che vanno dallo stretching, che per le “flyer”, le ragazze che vengono sollevate, è particolarmente importante, fino all’acrobatica e al potenziamento muscolare. Chi si sarebbe mai aspettato che diventassi una cheerleader? Fino a qualche anno fa sognavo tutto questo, e adesso con la mia divisa e due semplici pompon, penso di aver vissuto una delle esperienze più belle: i Friday nights under the lights! Devo ammettere che è stato davvero difficile imparare tutti i cheer, ma ne è valsa veramente la pena, soprattutto quando tutti i venerdì, dopo che ritorno da scuola, aspetto solo il momento di mettere la mia divisa, prepararmi e poi essere in campo per il kickoff a supportare i ragazzi. Tutta l’esperienza americana è per me un vero e proprio progetto che si realizza: si tratta di uno step importante per poter accedere alle più prestigiose Università internazionali, ma anche di un percorso formativo personale che allarga gli orizzonti e che mi sta cambiando in meglio sotto tanti punti di vista. Nulla sarebbe stato possibile senza il supporto dei miei genitori e di YouAbroad che, nonostante le difficoltà oggettive legate al periodo, è stata impeccabile”.

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