Tempeste in Sicilia: tromba d’aria nel Ragusano, una vittima a Modica

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Una tromba d’aria ha interessato la zona del mercato ortofrutticolo di Comiso, nel Ragusano, vicino al distributore Lukoil. L’evento ha interessato anche il comune di Modica, dove un uomo è morto a causa della tromba d’aria che lo avrebbe colpito in pieno. Sono in corso accertamenti da parte di polizia e carabinieri. Intanto, è stata chiusa la strada provinciale 7 che da Comiso porta a Chiaramonte Gulfi per la presenza in carreggiata di materiale di copertura volato dai tetti di alcune botteghe e finito sulla strada. Sul posto sono presenti i vigili del fuoco, la Polizia e i tecnici comunali. 

Scuole chiuse oggi nel palermitano

Scuole chiuse oggi a Termini Imerese e a Caccamo, nel palermitano, duramente colpiti dal maltempo che ieri ha colpito la Sicilia. L’ordinanza è stata firmata dai due sindaci che ieri hanno seguito con la protezione civile l’evolversi della situazione. Esondato anche il torrente Morello, a Lercara Friddi. Ieri l’acqua ha raggiunto anche l’autostrada A19 all’altezza della zona industriale di Termini Imerese rallentando il traffico per diverse ore.

Pioggia e vento nel siracusano, ad Augusta strade allagate. Scuole chiuse in provincia 

Maltempo in Sicilia orientale. Nella provincia di Siracusa dopo le piogge e le raffiche di vento, iniziate già nella serata di ieri, è allerta arancione ed ancora una volta è Augusta il luogo più critico. Il paese è isolato con le vie di ingresso e di uscite allagate. Decine le richieste alla protezione civile di case allagate con cinquanta centimetri di acqua. Scuole chiuse così non solo ad Augusta ma in tanti altri paesi della provincia aretusea come Priolo, Melilli, Palazzolo Acreide, Ferla, Buccheri, Buscemi, Sortino. A Siracusa, invece, le scuole sono regolarmente aperte.

A Sortino franati due ponti, attenzione resta massima

Siracusa fa di nuovo i conti con la paura. L’ondata di maltempo che nelle ultime ore è tornata a flagellare la Sicilia ha provocato l’esondazione del fiume Anapo, del Cavadonna e del torrente Cifalino. Intere strade sono invase dall’acqua e impercorribili. “L’impatto di questa nuova ondata di maltempo in presenza di un’allerta arancione è stato molto forte nelle zone nord di Siracusa, a Palazzolo, Augusta, Lentini. A Sortino sono franati due ponti. Ci troviamo in una condizione da allerta rossa”, spiega all’Adnkronos il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.  La situazione è in costante evoluzione. “L’esondazione di diversi corsi d’acqua che stavamo monitorando ci ha costretto alla chiusura di alcune strade – aggiunge -. Chiedo ai miei concittadini la massima prudenza e di non recarsi nelle vie a rischio di allagamento”.

Off limits, intanto, la zona Case Bianche, non transitabili la via Ascari e viale Pantanelli, mentre si registrano disagi anche nel quartiere Neapolis per l’esondazione del torrente Cifalino. “Ci sono delle zone che avevamo bonificato dall’acqua da pochi giorni e che sono nuovamente inondate. Danni su danni. Sono vicino a tutti quei cittadini che dopo aver liberato le loro case dall’acqua si ritrovano di nuovo con le abitazioni allagate”, dice ancora Italia.

Da 45 minuti la pioggia ha dato una tregua. “L’attenzione resta massima”, avverte, però, il primo cittadino.  A Siracusa le scuole sono rimaste aperte. “La scelta della loro chiusura, anche se discrezionale, di norma avviene solo in presenza di un’allerta rossa – spiega Italia -. Alla luce di quello che è successo oggi, però, credo che la linea che sarà seguita da tutti i sindaci del Siracusano sarà quella di sospendere le attività didattiche anche in presenza di un’allerta arancione. Adotteremo la linea di una maggiore prudenza. Non possiamo rischiare di esporre al pericolo i nostri ragazzi”, conclude. 

Fango in carreggiata traffico bloccato su statale 121 nel Nisseno

A causa della presenza di fango e detriti sul piano viabile sulla strada statale 121 ‘Catanese’ il traffico è provvisoriamente bloccato nel tratto tra il km 159,500 e il km 164,500 nei pressi di Villalba in provincia di Caltanissetta. Sono presenti le squadre Anas per la gestione della viabilità e per ripristinare appena possibile la circolazione in sicurezza.    

In Sicilia e Sardegna si sono verificati ben 17 eventi estremi negli ultimi tre giorni

Animali morti, interi raccolti di ortaggi distrutti, serre allagate e terreni sott’acqua ma anche alberi sradicati, capannoni delle stalle scoperchiati, recinzioni divelte e strade rurali impraticabili. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sull’ondata di maltempo nelle campagne con l’allerta arancione della protezione civile in Sicilia e Sardegna dove si sono verificati ben 17 eventi estremi negli ultimi tre giorni tra bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria che hanno causato purtroppo anche vittime.

Oltre ai centri abitati a pagare il prezzo più alto è ancora una volta l’agricoltura con la Coldiretti impegnata ad offrire assistenza ad aziende ed allevamenti in grande difficoltà. “Occorre avviare immediatamente la ricognizione dei danni per delimitare le zone colpite e dichiarare lo stato di calamità naturale” chiede la Coldiretti nel sottolineare che “a rischio è il futuro agricolo di interi territori”.

Alla perdita del raccolto stagionale infatti si aggiungono in molti casi danni strutturali destinati a durare nel tempo come per le piante da frutto divelte dalla furia delle acque per le quali – continua la Coldiretti – occorreranno anni prima che possano tornare a produrre.

Siamo di fronte – precisa la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.

Un impatto devastante che – conclude la Coldiretti – fa salire a ben oltre 2 miliardi di euro il conto dei danni stimato per il settore nel 2021, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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