La prematura morte di Giorgio Cortina e la scelta della famiglia per il sostegno alla ricerca contro il cancro

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di Anna Studiale

La comunità di Castelbuono, in provincia di Palermo, piange in queste ore per la prematura scomparso di un giovane di 26 anni, Giorgio Cortina, persona da tutti amata e stimata per la sua anima bella e disponibile al prossimo.

È stato un male incurabile a portarlo via nel giro di pochi mesi dalla diagnosi. Un cancro “nero” che ha messo freno ai suoi sogni ed ai progetti di vita che a vent’anni nessuno potrebbe mai cancellare.

Un dramma di fronte al quale la famiglia di Giorgio ha deciso di reagire già da subito e lo ha fatto con la decisione di devolvere tutte le offerte che i fedeli doneranno in occasione dei funerali (che si svolgeranno oggi) proprio alla ricerca contro il cancro. Un messaggio importante che aggiunge valore a chi, oggi più che mai, nonostante il forte dolore, dimostra di avere fiducia nella ricerca scientifica e nella medicina.

Di certo è anche un messaggio rivolto a coloro che, soprattutto in questi ultimi mesi, stanno facendo di tutto che screditare l’importanza della scienza nella lotta contro le malattie che ancora oggi, purtroppo, risultano incurabili inclusa la tematica attualissima dei vaccini contro il Covid-19 che tanto sta dividendo l’opinione pubblica.

Quello della famiglia Cortina è un gesto non solo di grande altruismo ma di profonda speranza, una “fresca” energia che se da un lato siamo certi alleggerirà un dolore indescrivibile dall’altro dà un peso esemplare alla notizia tristissima della morte inspiegabile di un giovane.

Giorgio era un uomo esemplare sia in famiglia, sia nei rapporti con gli amici ma soprattutto nel lavoro.

Ed è per questo che vogliamo riportare alcuni stralci della commovente testimonianza che un suo collega, Vincenzo Fiasconaro, ha pubblicato nel suo profilo Facebook:

“Lui è Giorgio Cortina. Aveva solo 26 anni. Era il figlio perfetto che ogni genitore desidera. Brillante, intraprendente, persona buona con una educazione, esemplare e carattere raffinato. Era un ragazzo dall’anima bella. Era…..e scrivere era mi fa rabbia…tanta rabbia.

Era il nostro collega, ma non un collega normale ma la colonna portante della nostra azienda. Era la certezza del presente e la garanzia del futuro di questa azienda.

(…) Mai una volta arrabbiato, anzi le tue parole riuscivano a portare la calma a chi la perdeva. Hai iniziato a collaborare con noi quando eri veramente piccolo. Potrei scrivere che sei cresciuto con noi ma la verità è che così piccolo sei stato tu a far crescere l’azienda. Non ti abbiamo mai insegnato niente perché eravamo noi che da te imparavamo. Così piccolo, così intraprendente, tenace altruista, con una dote di disponibilità illimitata da invidiare. Eri in grado di ricoprire ogni ruolo, dal magazziniere al furgonista, dal rappresentante all’ufficio. E la tua presenza era UMANITÀ PURA, eri la pace per tutti noi. Eri un fenomeno, in ogni ruolo che ricoprivi i tuoi risultati ci lasciavano sempre senza parole. Questo perché svolgevi il tuo lavoro con amore e professionalità.

Oggi però la vita ti ha tradito, oggi a piangere la tua prematura scomparsa sono i tuoi genitori, papà Pietro e mamma Rosanna, genitori esemplari che in ogni modo, con ogni mezzo, con tanta forza e coraggio hanno provato a strapparti da questo crudele destino.

Resterai sempre nel mio cuore, resterai nel cuore di tutti”

Che la morte di Giorgio doni speranza a chi ancora combatte la sua pesante guerra contro ogni forma di malattia fisica e mentale.

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