Emergenza maltempo: a Catania scuole e negozi chiusi sino a venerdì

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 “Con la Protezione Civile, la Prefettura e le forze dell’ordine siamo una squadra,stiamo combattendo in maniera assolutamente sinergica all’interno di un contesto emergenziale quale è stato quello delle scorse ore”. Lo ha detto il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, a margine dell’incontro in Prefettura sull’emergenza maltempo in città.

“Domani e venerdì – aggiunge- resteranno chiuse le scuole e le attività commerciali non essenziali almeno per quanto riguarda Catania, poi saranno gli altri sindaci a fare le opportune valutazioni”.

“In 49 anni di vita vissuta in questa città – osserva Pogliese- non avevo mai vissuto questo fenomeno. Sono stato nel centro storico e in alcuni quartieri periferici e non avevo mai visto immagini di devastazione simili. Fenomeni emergenziali che hanno determinato nel caso specifico millimetri di pioggia mai registrati”. 

Giuliacci (Meteo.it), “Ciclone può trasformarsi in Medicane, preoccupano piogge”

“La possibilità che il ciclone mediterraneo possa assumere le caratteristiche di un ‘Medicane’ in effetti c’è, ma non è neanche un evento eccezionale, nel senso che negli ultimi anni in più occasioni abbiamo visto, soprattutto nella prima parte dell’autunno, alcune intense perturbazioni trasformarsi in ‘Medicane’, MEDiterranean HurriCANE”. Così all’AdnKronos Andrea Giuliacci, di ‘Meteo.it’, a proposito del ciclone mediterraneo che nei prossimi giorni potrebbe assumere caratteristiche tropicali diventando quello che mediaticamente viene chiamato uragano “Medicane”, con l’arrivo di forti piogge e nubifragi in particolare su ragusano, siracusano e catanese, con venti burrascosi, raffiche di Levante e violente mareggiate sulle coste ioniche con onde talora di oltre 2-3 metri. Ciclone che in parte coinvolge anche la Calabria, in particolare il reggino.

“Il termine tecnico più corretto, in realtà, è Tlc, Tropical Like Cyclone – osserva il meteorologo -, perché avviene quando la perturbazione assume caratteristiche tipiche dei cicloni tropicali nel momento in cui i fenomeni causati dal riscaldamento dal basso, cioè dal riscaldamento delle acque del mare, tendono a prevalere sui normali processi che alimentano le perturbazioni delle medie latitudini”.

Ma, sottolinea Giuliacci, “non diventerà un vero e proprio uragano, sono comunque perturbazioni che hanno delle differenze importanti rispetto ai cicloni tropicali. Alle nostre latitudini non si possono formare gli uragani perché la struttura di un uragano vero e proprio, quindi di un ciclone tropicale, ha bisogno di un’atmosfera con delle caratteristiche tipiche di quelle dell’atmosfera tropicale. Alle medie latitudini non è possibile”. Però, sottolinea Giuliacci, “il problema è che comunque si tratta di perturbazioni molto concentrate, quindi rispetto alle perturbazioni delle medie latitudini portano maltempo su una zona meno estesa, ma dove portano il maltempo, di solito è un maltempo intenso. A parte i venti forti, che saranno anche di oltre 80 km/h, con delle raffiche superiori ai 100 km/h, ciò che è più preoccupante di solito sono le piogge, che possono essere molto intense e molto concentrate.

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