Sicilia da oggi è “Zona gialla” Covid: le regole

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La Sicilia in zona gialla da oggi, lunedì 30 agosto, con nuove regole e misure – ma senza coprifuoco – per arginare i contagi da coronavirus e la diffusione del covid. Nella regione, che ieri ha fatto registrare altri 1.369 casi con un nuovo aumento di ricoveri e terapie intensive, ecco cosa cambia dopo l’ordinanza il 27 agosto scorso firmata del ministro della Salute Speranza, che certifica il passaggio di colore dalla zona bianca del resto d’Italia.

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Da oggi in Sicilia obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Non c’è invece coprifuoco. Si può entrare e uscire dalla regione in zona gialla ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo. Rispetto alla zona bianca, nessuna modifica alle funzioni del Green pass: il certificato verde – per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi – consentirà ad esempio l’accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi. All’aperto, il servizio può essere offerto a tutti. Il green pass è indispensabile per l’accesso ad una serie di attività e servizi (piscine, palestre, centri termali, cinema, teatri, parchi a tema, congressi e fiere). La Sicilia sarà in zona gialla il primo settembre, quando il green pass diventa obbligatorio per usufruire dei trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e navi).

Come stabilisce inoltre l’ultimo decreto covid, negli impianti sportivi di una regione in zona gialla “la capienza consentita non può essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso”.

L’ultimo bollettino fotografa una situazione complessa: sono 1.369 i contagi registrati ieri, ancora una volta il numero più alto tra le regioni italiane. Registrati 10 morti: 1 il 28 agosto, 8 il 27 agosto e 1 il 26 agosto. In terapia intensiva sono in cura 108 persone (4 in più rispetto a ieri). I pazienti in area non critica sono 914 (+21). Il dato dei guariti è pari a 864 persone. I tamponi molecolari processati sono stati 7092. I tamponi rapidi sono stati 6414. Tra le province, spicca Palermo con 343 casi.

“Sa quale è il vero problema? Che le persone non vogliono più indossare la mascherina. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l’affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l’equivoco di chi non la porta perché vaccinato”, dice il Prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, all’Adnkronos.

“Noi i controlli li facciamo sempre – dice all’Adnkronos – Sono circa duemila i controlli al giorno, e oltre 50 mila i controlli eseguiti solo ad agosto. E’ evidente che in una città e una provincia come Palermo dove accadono episodi di ogni genere, le forze dell’ordine devono essere sempre presenti. I controlli vanno fatti nei locali, nelle attività economiche, cose che facciamo regolarmente”. Dall’inizio della pandemia sono stati oltre mezzo milione i controlli eseguiti nella provincia di Palermo.

“Noi cerchiamo di essere presenti “, ma il messaggio è chiaro: “Sono le persone che si devono convincere che le regole vanno rispettate”. E ricorda che venerdì ha fatto un incontro con tutti i sindaci del distretto di Palermo. Proprio in vista della zona gialla.

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