510 mln per migliorare attraversamento Stretto Messina

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Indipendentemente dalla soluzione del Ponte, alla luce delle ‘criticità’ evidenziate dal Gruppo di Lavoro “sono state programmate alcune azioni” per un costo totale di 510 milioni, da completare entro il 2025 “volte a migliorare l’attraversamento dinamico dello Stretto, con conseguenze positive sul benessere dei cittadini e la competitività delle imprese”. Lo sottolinea il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, in audizione in commissioni Trasporti e Ambiente della Camera.

Il ministro ha ricordato come gli interventi prevedano tra l’altro la “riqualificazione del naviglio per trasbordo ferroviario, con 2 nuove navi (già previste tra il 2021 e 2025), l’ibridizzazione di tutta la flotta e infrastrutture a terra; il rinnovo del materiale rotabile ferroviario, con 12 nuovi treni accoppiabili in configurazione multipla ed inserimento batterie su 16 loco E464 per velocizzazione le manovre di carico/scarico dei treni e l’eliminazione della trazione diesel; la riqualificazione del naviglio veloce passeggeri, con l’acquisto di 3 mezzi navali di nuova generazione con la propulsione Nlg/Elettrica e il rinnovo delle flotte navali private adibite all’attraversamento dello Stretto”.

Prevista anche “la riqualificazione delle stazioni ferroviarie RFI di Messina, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni e il potenziamento e la riqualificazione degli approdi e delle stazioni marittime” ha concluso Giovannini.

Ponte Messina: Giovannini, “Prima fase studio fattibilità entro primavera 2022”’

Sull’attraversamento dello Stretto di Messina la prima fase del progetto di fattibilità che confronti le due soluzioni individuate dal Gruppo di Lavoro – ovvero quella del ponte a una e a più campate – “potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, così da avviare un dibattito pubblico, al fine di pervenire ad una scelta condivisa con i diversi portatori di interesse coinvolti”. Lo spiega il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, in audizione in commissioni Trasporti e Ambiente della Camera aggiungendo che “sarebbe opportuno prevedere l’istituzione di un Grupppo di Lavoro dedicato a supportare e coordinare l’intero processo, con la partecipazione di esperti e rappresentanti dei Ministeri coinvolti”.

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