Alle soglie del Témenos

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Di Salvo Zappulla

Il tempo scandisce i suoi battiti, inclemente, implacabile, inesorabile. Cosa rimane del tempo, del vissuto di un uomo, se non la memoria? La memoria conserva il tempo, lo preserva dall’oblio.

Questo prezioso volumetto (Alle soglie del Témenos di Sebastiano Burgaretta, edito da Le Fate) è un richiamo alla memoria, un atto d’amore nei confronti degli amici che hanno condiviso con lui il percorso luminoso della scrittura o dell’arte in generale; amici in cui ritrovarsi in un abbraccio ideale, oltre le barriere del tempo, oltre i luoghi della sopravvivenza. E che amici! Gente che ha reso onore alla Sicilia. E considerando che molti di loro non ci sono più, il libro di Sebastiano diventa una sorta di Spoon River di casa nostra. Ed ecco che Franco Battiato, Ignazio Buttitta, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo ed altri si ritrovano in questo fortino al riparo dalle intemperie terrene. La puntina del grammofono scava solchi profondi nel cuore e porta alla luce strazianti note di perduta giovinezza.

Burgaretta nella sua umiltà è stato e lo è ancora, un punto di riferimento importante per molti scrittori. Ancora oggi autori che vanno per la maggiore non disdegnano i suoi consigli. Studioso riservato e distaccato, lontano dalle gran casse del consumismo letterario; lontano dai frastuoni assordanti, dai bagliori perversi del business che inquina il concetto stesso dell’arte, è poeta che ha ricevuto numerosi consensi da critici autorevoli, le sue liriche non sono passate certo inosservate, lasciano il segno, lasciano tracce consistenti, sempre pervasi da ansia metafisica, sempre con un pensiero rivolto agli ultimi. Un percorso letterario  consolidato,  in grado di produrre moduli espressivi  moderni, schemi compositivi variegati  nella forma, nella struttura semantica, capaci di mantenere intatti nel tempo la loro espressione linguistica. Ai suoi versi affida l’essenza più integra e indifesa della sua anima, riconoscendosi nella sofferenza, nel travaglio della nostra precaria condizione di esseri imperfetti.   L’amore è la sua forza prorompente. Amore per la parola, sensitiva, alchemica, terapeutica. Amore in senso ampio, amore per un’idea, un’amicizia, la sua terra, Dio. Tutto ciò pervade la sua scrittura di ogni sfumatura della sconfinata gamma dei sentimenti umani. Una personalità, quella di Sebastiano Burgaretta, poliedrica e vitale.

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