L’Inter è campione d’Italia

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L’inter è campione d’Italia. Grazie al passo falso dell’Atalanta al Mapei Stadium i nerazzurri conquistano per la 19esima volta, la prima da 11 anni a questa parte, lo scudetto. Quella di Lukaku e compagni non è stata da subito una cavalcata trionfale, nonostante le principali antagoniste, Juventus e Napoli, non abbiamo particolarmente brillato in questa stagione. I nerazzurri pur partendo favoriti a inizio campionato, hanno avuto non pochi problemi, complice anche un sorprendente Milan, antagonista inaspettato.

L’inizio non è dei migliori per la squadra allenata da Conte: 6 gol subiti nelle prime due partite contro Benevento, Fiorentina e Lazio, anomalo per quella che l’anno precedente era la miglior difesa del campionato, con una media inferiore a un gol subito a partita.

Un’alternanza di risultati e una sempre più evidente incertezza difensiva che culmina nella sconfitta nel derby contro il Milan per 1 a 2 (doppietta di Ibrahimovic e gol di Lukaku, 17 ottobre 2020) e dove si concretizza il rovescio della medaglia dell’asse Perisic-Kolarov, arma in più in avanti e tallone d’Achille in fase difensiva. Il cammino europeo dell’Inter non è certamente più soddisfacente: le prime tre partite del girone contro Borussia M’Gladbach, Shakhtar Donetsk e Real Madrid portano solo 2 punti con 4 gol fatti e 5 subiti.

L’esito è chiaro e alla squadra di Conte non basterà la vittoria in casa dei tedeschi e il pareggio casalingo contro lo Shakhtar per evitare l’eliminazione dalla Champions senza neanche prendere parte alla fase finale (9 dicembre 2020). Nonostante le mille difficoltà l’Inter è sempre lì alle spalle di un Milan che sembra vivere una stagione di grazia e, anche senza Ibra bloccato dal Covid, mantiene una sorprendente continuità di risultati. Serve una svolta, come in tutte le storie, la partita che cambia la stagione: la data è il 17 gennaio 2020, la partita è Inter-Juve, il “derby d’Italia”.

L’inter si impone 2 a 0 con gol dell’ex di turno Arturo Vidal e il sigillo di Nicolò Barella: una Juventus mai vista così impotente in una partita che ridefinisce le prospettive per entrambe le formazioni. Lo 0 a 0 di Udine della settimana successiva e l’eliminazione in Coppa Italia per mano della Juve non fermano l’Inter che da quel momento in poi non conosce la parola sconfitta: 12 vittorie consecutive (rivincita nel derby di ritorno per 2 a 1) prima del doppio pareggio contro Napoli e Spezia e del successo contro il Verona, ritrovando solidità in difesa e trascinata dal bomber Romelu Lukaku (21 gol con 5 rigori tirati). Il contemporaneo crollo del Milan, il risveglio tardivo del Napoli e la discontinuità delle altre inseguitrici (Juve, Napoli, Atalanta, Roma e Lazio) hanno fatto il resto, consegnando la vittoria ai nerazzurri.

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