Finanza sequestra beni a imprenditore del Messinese per bancarotta fraudolenta

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Beni per un valore di circa 400mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale a un noto imprenditore di Barcellona Pozzo di Gotto del settore della distribuzione alimentare. Al centro delle indagini, eseguite dagli specialisti delle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Messina su disposizione del procuratore capo Emanuele Crescenti, un “sofisticato meccanismo di depauperamento societario che portava, con evidente danno dei creditori, al fallimento di una importante società con sede nella città del Longano”. La società, nonostante la floridità del volume d’affari, “improvvisamente ed inspiegabilmente”, sottolineano gli investigatori, ha manifestato chiari sintomi di difficoltà finanziarie, con evidenti riflessi sulle somme dovute ai creditori e allo Stato.

“Gravata da una perdita di esercizio per oltre 40 milioni di euro, veniva lasciata morire, cedendo il posto ad una new company riconducibile allo stesso importante Gruppo imprenditoriale”.  L’analisi dei bilancio presnetati dal 2014 ha portato alla luce “una serie di incongruenze, falsità e rapporti di collegamento tra società nonché valori artefatti nei bilanci al fine di dissimulare uno stato di crisi e di insolvenza, realizzate attraverso una singolare svalutazione dei crediti intercompany, per oltre 30 milioni di euro”. L’imprenditore ha ricevuto un avviso di garanzia per bancarotta fraudolenta patrimoniale, per omesso versamento dell’Iva e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il gip ha così disposto il sequestro di circa 388.000 euro, corrispondente all’Iva non versata. (AdnKronos)

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