Controlli serrati per una Pasqua in “Zona rossa” Covid

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Italia zona rossa per Pasqua con controlli rafforzati su tutto il territorio. Una stretta, adottata per contenere il contagio da coronavirus, che riguarda gli spostamenti ma anche parchi, litorali e aree a rischio assembramenti. Così il Viminale dopo la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

“In vista delle Festività pasquali, l’attenzione dei dispositivi territoriali di controllo sarà rivolta, come lo scorso anno, alla verifica del rispetto delle vigenti misure di contenimento del contagio, con particolare riguardo a quelle riguardanti i divieti per gli spostamenti. Verranno intensificati i controlli nelle aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, nei parchi, sui litorali, sulle arterie stradali e autostradali, nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti”, si fa sapere.

Previsto il rafforzamento della attività di prevenzione e di controllo del territorio anche con la convocazione di riunioni dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine delle necessarie pianificazioni dei servizi di vigilanza affidati alle forze di polizia, con il concorso dei militari dell’operazione “Strade sicure” e delle polizie locali. L’attività di vigilanza, come di consueto, verrà potenziata in tutte le località in cui sono ubicati obiettivi sensibili.

Dopo una breve parentesi di maggiore libertà per le regioni tornate per qualche giorno in zona arancione, come ad esempio il Lazio, da domani 3 a lunedì 5 aprile il Paese torna dunque a blindarsi come a Natale per arginare i contagi di Coronavirus e limitare il rischio di una maggiore diffusione durante le feste.

COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 5

In ogni regione rimane il coprifuoco già in vigore. Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l’autocertificazione.

SPOSTAMENTI

Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni. E’ possibile spostarsi dalla regione di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l’autocertificazione (qui il modello da compilare).

SECONDE CASE

Per quanto riguarda le seconde case, le Faq del governo spiegano che è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle ‘seconde case’ ubicate dentro e fuori Regione. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Tuttavia una stretta agli arrivi è stata introdotta dai governatori. Ordinanze con una serie di restrizioni sono state emesse dalla Sardegna, Valle d’Aosta, provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige), Campania, Toscana e Sicilia.

VISITE A CONGIUNTI E AMICI

Nei giorni di festa “nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione”. Quindi, sì alle visite a parenti e amici nel rispetto del coprifuoco. Il provvedimento consente gli spostamenti per visite private -a parenti o ad amici- ad un massimo di due persone “che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi”. Tali spostamenti -e quindi le visite- non sono consentiti in zona rossa.

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