Un Klimt trafugato dai nazisti verrà restituito agli eredi dei proprietari

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Trafugato dai nazisti, l’unico quadro del pittore austriaco Gustav Klimt (1862-1918) presente nelle collezioni francesi lascerà il Museo d’Orsay di Parigi per essere restituito ai legittimi eredi dei proprietari. Lo hanno annunciato il ministro della Cultura, Roselyne Bachelot, e il direttore del Museo d’Orsay, Laurence des Cars, precisando che lo Stato francese si appresta a consegnare il dipinto “Rosiers sous les arbres” (Rose sotto gli alberi), realizzato tra il 1904 e il 1905, alla famiglia ebraica austriaca di Nora Stiasny, vittima dell’Olocausto, costretta dai nazisti a vendere i suoi beni nel 1938 dopo l’Anschluss.

Alfred Noll e Ruth Pleyer, l’avvocato e il ricercatore che hanno assistito la famiglia Stiasny-Zuckerkandl nell’iter per arrivare alla restituzione, hanno accolto con favore la decisione del governo di Parigi. Ruth Pleyer ha parlato di un “miracolo” per qualificare la restituzione del dipinto ai beneficiari. È stato necessario il lavoro di squadra del Museo d’Orsay e del Museo del Belvedere di Vienna per identificare l’esatta proprietà del quadro di Klimt, dopo che l’ambasciatore austriaco in Francia, Walter Grahammer, aveva avvertito la Francia della scoperta di nuovi documenti che suggerivano un spoliazione nazista.

La distruzione delle prove da parte dei nazisti e la perdita della memoria familiare nel tempo non ha facilitato la loro ricerca che è durata due anni. Il dipinto di Klimt fa attualmente parte delle collezioni nazionali francesi, che sono per natura inalienabili e quindi di difficile restituzione. Il ministro Roselyne Bachelot ha quindi annunciato che presto sarà presentato al Parlamento un progetto di legge per estrarlo dalle collezioni nazionali e restituirlo ai titolari dei diritti.

Pur consapevole dell’importanza di una tale decisione e dell’impatto sul Museo d’Orsay, che perderà un prezioso dipinto della Secessione viennese, Laurence des Cars ha spiegato di sostenere pienamente questo approccio. “Questa decisione è il nostro onore, è l’adempimento del nostro dovere di fronte alla storia e onora il nostro impegno collettivo nei confronti delle vittime della barbarie nazista”, ha detto. (AdnKronos)

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