Addio a Chick Corea, più che una leggenda del jazz

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Addio a Chick Corea, pianista più che una leggenda del jazz, è morto all’età di 79 anni.

Il musicista era affetto da una rara forma di cancro. “Con grande tristezza annunciamo che il 9 febbraio Chick Corea è deceduto all’età di 79 anni, per una rara forma di cancro scoperta solo di recente”, si legge sulla pagina Facebook dell’artista. “Per tutta la sua vita e la sua carriera, Chick ha apprezzato la libertà e la gioia di creare qualcosa di nuovo”, prosegue il messaggio. “Era un marito amato, padre e nonno, e un grande mentore e amico per tanti. Attraverso il suo lavoro e i decenni trascorsi in giro per il mondo, ha ispirato la vita di milioni di persone”.

Vincitore di ben 22 Grammy Award, Chick Corea è ritenuto uno dei maggiori pianisti jazz, capace di adottare con gli anni uno stile molto personale di suonare il pianoforte, influenzato da musicisti come Domenico Scarlatti, Maurice Ravel ed il folclore popolare spagnolo. Di origini italiane (per la precisione di Albi, in provincia di Catanzaro), Corea inizia a suonare negli anni sessanta con il trombettista Blue Mitchell, e con alcuni grandi della musica latino-americana come Willie Bobo e Mongo Santamaría. Il primo album che lo vede come leader è Tones For Joan’s Bones, nel 1966 in quintetto con Woody Shaw alla tromba e Steve Swallow al contrabbasso. Due anni dopo pubblica Now He Sings, Now He Sobs, entrato nella leggenda del jazz, in cui suona con Roy Haynes alla batteria e Miroslav Vitous al contrabbasso.

Verso la fine degli anni sessanta, si unisce al gruppo di Miles Davis e compare su album importanti, come In a Silent Way e Bitches Brew. Con questo gruppo sperimenta l’uso di strumenti elettronici, ed in particolare il Fender Rhodes, suonando le tastiere in contemporanea con Keith Jarrett. In seguito Corea, interessato ad alcuni progetti solisti, viene ritenuto da Davis abbastanza maturo per poter avere una propria band.

All’inizio degli anni settanta, Corea intraprende così alcuni progetti come leader. Tra il 1970 e il 1971, è attivo nel gruppo Circle, un complesso jazz d’avanguardia  n cui militano Anthony Braxton, Dave Holland e Barry Altschul. Nel 1971 fonda un’altra band, Return to Forever. Le prime incisioni dei Return to Forever hanno un suono brillante, caratterizzato dalla voce di Flora Purim, dal piano elettrico Fender Rhodes e dal flauto. Durante gli anni settanta, il gruppo si sposta su sonorità più vicine alla musica rock. Nel 1972 sposa la musicista Gayle Moran. Nel 1974 il chitarrista Al Di Meola entra a far parte della band, e Corea intensifica l’uso dei sintetizzatori, in particolare il Moog e il Minimoog. Nel 1975 l’album No Mystery con i Return to Forever vince il Grammy Award.

Nel 1976 l’album The Leprechaun vince un Grammy Award ed un brano dell’album intitolato “Leprechaun’s Dream” il Grammy Award for Best Instrumental Arrangement.

Nel 1978 l’album Friends vince un Grammy Award.

Verso la fine degli anni settanta, Corea inizia a collaborare con il vibrafonista Gary Burton, con il quale incide numerosi album. In particolare gli album Duet ed In Concert, Zürich, October 28, 1979 vincono il Grammy Award.

Nel 1993 si aggiudica la Targa Tenco per la canzone Sicily, interpretata con Pino Daniele.

 

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