Sicilia: da domani in “Zona rossa” Messina, Castel di Judica e Ramacca

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Da oggi Sicilia in Zona arancione, ma da domani scattano tre nuove Zone rosse: Messina, Ramacca e Castel di Iudica. Il provvedimento relativo ai tre Comuni, preso d’intesa dal governatore Nello Musumeci con l’assessore alla Salute Ruggero Razza – viste le relazioni delle Asp di Messina e Catania e sentiti i sindaci – serve a salvaguardare la salute pubblica e contrastare la diffusione del coronavirus. Le misure restrittive resteranno in vigore fino a domenica 31 gennaio. Previsto il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, da parte di ogni soggetto ivi presente, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sara’ sempre consentito il transito, in ingresso e in uscita, per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attivita’ inerenti l’emergenza, nonche’ per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Rimane consentito il transito esclusivamente per garantire le attivita’ necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attivita’ imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

Una misura particolare riguarderà Messina: dato il ruolo strategico nei collegamenti, sara’ sempre consentito il transito attraverso il territorio comunale a quanti dovranno raggiungere altre localita’ all’interno o fuori dalla Sicilia. Nella zona degli imbarcaderi, inoltre, restano operativi i drive-in di controllo per poter effettuare i tamponi rapidi su chi fara’ ingresso nella Citta’ dello Stretto e, piu’ in generale, nell’Isola. Disposto il divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.

Sospese tutte le attivita’: didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado; degli uffici pubblici (fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilita’); commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attivita’ di vendita di generi alimentari e di prima necessita’, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali); Chiusi i centri commerciali e gli outlet a eccezione delle attivita’ commerciali al dettaglio (generi alimentari e di prima necessita’). Rimangono aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro. Nei giorni festivi e’ vietato l’esercizio di ogni attivita’ commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Consentita sempre la vendita, con consegna a domicilio, dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Intanto, a livello regionale sono 1.839 i nuovi positivi su 10.427 tamponi processati, con un tasso che sale al 17,6%. Le vittime sono 31 nelle ultime 24 ore che portano il totale a 2.695 deceduti. I positivi superano ormai quota 40mila, con un aumento di 726 casi. Continuano a crescere anche i ricoveri ospedalieri 1.461, 15 in più rispetto a ieri, 205 dei quali nei reparti di terapia intensiva. Fortunatamente cresce anche il numero dei guariti, 1.082. La distribuzione nelle province vede nuovamente in testa Catania con 438 nuovi casi, seguita da Palermo con 317 e Messina con 283.

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