Scomparso il narratore Stefano Vilardo, compagno di scuola di Sciascia

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Lo scrittore Stefano Vilardo, autore capace di trasformare in canto corale tante storie di piccoli comuni eroi, è morto a Palermo all’età di 99 anni. Era nato a Delia (Caltanissetta) il 22 marzo 1922. Nel 1937, a 15 anni, frequentò la prima classe dell’Istituto Magistrale a Caltanissetta, dove incontrò il futuro scrittore Leonardo Sciascia poi suo amico per la vita. Con Sciascia, Vilardo iniziò a coltivare l’amore per la letteratura e la poesia: acquistavano, infatti, i testi scolastici in società e investivano il denaro risparmiato in romanzi e in libri di poesie. I due amici furono anche testimoni alle rispettive nozze. Vilardo ha pubblicato le raccolte di poesia “I primi fuochi” (Salvatore Sciascia editore, 1955), recensito per primo dall’amico Sciascia, “Il frutto più vero” (Salvatore Sciascia editore, 1960) e “Gli astratti furori” (Salvatore Sciascia, 1988). E’ autore anche dello studio etnologico “Il paese del giudizio” (Il Vespro, 1977).

Tra i suoi libri spicca “Tutti dicono Germania Germania” (Garzanti, 1975, ripubblicato da Sellerio nel 2007), una raccolta di 42 storie di emigranti trasposte in versi. Una Spoon River siciliana di cui Leonardo Sciascia scriveva nella prima edizione: “Vilardo è nato a Delia, in provincia di Caltanissetta, e a Delia è vissuto per tanti anni, insegnando nelle scuole elementari. Poeta, per così dire, in proprio (un paio di volumetti pubblicati in edizione limitata: poesie di idillio, poesie d’amore), ad un certo punto si è dato a raccogliere e ricreare queste storie. E non è stata un’operazione facile. Per quanto, leggendole, non sembri, la mediazione del poeta c’è stata. La ricreazione, appunto. E che non sembri, è il maggior merito di questo libretto”. Come narratore Vilardo ha pubblicato con Sellerio “Una sorta di violenza” (1990), “Uno stupido scherzo” (1997), e “A scuola con Leonardo Sciascia” (2012).

Stefano Vilardo dopo il conseguimento del diploma magistrale per anni ha insegnato alle scuole elementari di Delia ed in seguito di Caltanissetta. Nel 1972 si trasferì a Palermo, continuando ad insegnare come maestro elementare, frequentando sempre assiduamente Leonardo Sciascia sino il giorno della sua scomparsa (20 novembre 1989). Il suo romanzo “Una sorta di violenza” restò in gestazione per 15 anni prima che l’autore lo desse alle stampe nel 1990, inizio della collaborazione con la casa editrice Sellerio di Palermo: racconta la vita piuttosto travagliata e disgraziata di Lorenzo Cutrano, il cui nome è ovviamente fittizio, ma in realtà si trattava di un comune amico di Vilardo e Sciascia.

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