Salvini: “Tra Catania e Palermo rischio 30 anni di galera”

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“Domani vado al bunker ad ascoltare, il reato prevede 15 anni di galera poi non so se i 15 anni di Catania si potrebbero sommare a quelli di Palermo, cosi facciamo cifra tonda: 30. Sorrido per modo di dire, pero’ quando ho fatto il ministro sapevo di correre dei rischi”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sul caso Open Arms, “Continuo a essere tranquillo – ha aggiunto – dispiaciuto perché ritengo che la giustizia italiana potrebbe investire tempo e denaro nei confronti di delinquenti veri però come tutti i cittadini italiani se sono chiamato in tribunale vado”.alla vigilia dell’inizio dell’udienza preliminare di domani.

“Di solito un presunto colpevole rinnega – ha sottolineato Salvini che si trova a Palermo – io rivendico con orgoglio di aver salvato vite, di avere difeso confini, dignità e sicurezza. I morti in mare sono aumentati dopo la mia uscita dal ministero”.

Non solo rifarei tutto ma lo rifarò – ha poi sottolineato Salvini – lo dico in anticipo. Salvare vite, combattere trafficanti di esseri umani, proteggere i confini e la sicurezza di un paese sono un dovere di un ministro”. “Diciamo che almeno dopo un passaggio a Catania passo a Palermo, dalla Sicilia orientale alla Sicilia occidentale”, ha aggiunto.

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