I principali fatti di cronaca nera del 2020

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Nel 2020 si registra un calo degli omicidi e dei reati in genere ma non dei femminicidi. Una diminuzione provocata anche dagli oltre due mesi di lockdown, che invece ha funzionato da detonatore per i femminicidi che in ambito familiare e di coppia. Ma nonostante la diminuzione dei reati nell’anno appena trascorsonon mancano delitti efferati che scioccano l’Italia e rimarranno impressi nella memoria. Dall’ancora non chiara morte di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele all’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ecco i principali casi di cronaca che hanno segnato il 2020.

Gemelli uccisi Mario Bressi, 45 anni, originario di Gessate, uccide i due figli gemelli di 12 anni e poi si toglie la vita. Secondo quanto emergerà dall’autopsia i due bambini muoiono per una ‘manovra asfittica’, quindi per soffocamento o strangolamento. I gemelli si trovavano con il papà nella seconda casa di famiglia di Margno, nel Lecchese, per trascorrere quelli che avrebbero dovuto essere alcuni giorni di vacanza. Dopo il gesto, Bressi scrive una mail alla moglie che si conclude così ‘prenderò il volo, domani avrai problemi ben più grossi della mensa dei bambini’. Poi si sposta nella vicina Cremeno e si getta dal Ponte della Vittoria.

Viviana e Gioele Viviana Parisi e il figlioletto Gioele Mondello scompaiono. I loro resti vengono ritrovati nelle campagne di Caronia dopo un mese. Il corpo della madre è sotto a un traliccio. Secondo quanto viene ricostruito in seguito il 3 agosto, madre e figlio di 4 anni, stanno percorrendo a bordo della loro auto, un’Opel Corsa, l’autostrada Messina-Palermo quando rimangono coinvolti in un incidente all’altezza della galleria Pizzo Turdo. La madre prende in braccio Gioele, scavalca il guardrail e si perde nel bosco. Quanto accade dopo resta ancora da chiarire.

Omicidio Willy A Colleferro viene ucciso in un brutale pestaggio Willy Monteiro Duarte, 21enne di origine capoverdiana. L’omicidio si consuma a pochi passi dalla caserma dei carabinieri che intervengono subito e chiamano i soccorsi ma il giovane muore prima di arrivare in ospedale. A poche ore dal delitto vengono arrestati ad Artena i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. I primi tre sono tuttora in carcere e sono accusati di omicidio volontario mentre Belleggia si trova ai domiciliari.

Omicidio Lecce L’arbitro Daniele De Santis e la sua fidanzata Eleonora Manta vengono uccisi con oltre 60 coltellate nell’appartamento di via Montello a Lecce. Confessa il duplice omicidio Antonio De Marco, studente di Scienze infermieristiche ed ex coinquilino della coppia. ”Li ho uccisi perché erano felici”, spiega nella confessione l’omicida.

Omicidio Manfredonia – Mario Renzulli, pregiudicato arrestato nel 2013 per la sua appartenenza a una banda di criminale, viene ucciso con una coltellata all’addome in un’abitazione di contrada Macchia Rotonda, nelle campagne di Manfredonia. L’ipotesi che emerge è che a colpirlo con un coltello da cucina sia stato un bambino di 8 anni per difendersi da un’aggressione. L’uomo, convivente della madre, avrebbe infierito prima sulla donna per poi rivolgersi verso di lui. Il piccolo, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe rifugiato prima in cameretta e poi in cucina dove sarebbe stato raggiunto dal patrigno. Lo stesso bambino, rimasto ferito al volto e ai denti, viene ricoverato in ospedale. Il caso presenta però ancora molte circostanze da chiarire.

Cadaveri fatti a pezzi in valigie – Tra le sterpaglie in un tratto di scarpata lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, a ridosso della recinzione posteriore del carcere fiorentino di Solliccano, nel giro di pochi giorni vengono rinvenute quattro valigie con i corpi fatti a pezzi di un uomo, poi identificato per l’albanese Shpetim Pasho, 54 anni, scomparso dal novembre 2015, e della moglie, Teuta, 52 anni. La prima valigia viene avvistata casualmente da un pensionato, contadino per passatempo, che sta tagliando i rovi il 10 dicembre; la seconda il giorno successivo, l’11 dicembre, durante il sopralluogo dei carabinieri. La terza valigia viene individuata il 14 dicembre nel corso di un nuovo sopralluogo da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Firenze. Infine il 16 dicembre viene individuata una quarta valigia. Dall’autopsia l’uomo risulta essere stato ucciso con una coltellata alla gola mentre la donna per asfissia da strangolamento e per il pestaggio ricevuto. Il giallo viene risolto in pochi giorni e il 22 dicembre, con l’accusa di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri viene arrestata l’ex fidanzata di Taulant Pasho, 33 anni, il figlio della coppia che al momento della sparizione dei genitori, il 2 novembre 2015, uscì dal carcere fiorentino di Sollicciano. I carabinieri del comando provinciale di Firenze eseguono il decreto di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze nei confronti di una 36enne albanese, pregiudicata, all’epoca dei fatti convivente con il figlio della coppia dei coniugi uccisi. La donna è accusata di omicidio, occultamento e vilipendio dei cadaveri della coppia.

Medico sgozzato – Il ginecologo Stefano Ansaldi muore sgozzato a Milano, in via Macchi, poco distante dalla stazione Centrale. Ansaldi aveva 65 anni, era nato a Benevento e viveva a Napoli dove lavorava come ginecologo presso uno studio privato. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un omicidio o di un suicidio. La morte di Ansaldi lascia più di un interrogativo senza risposta.

Omicidio-suicidio a Trebaseleghe (Padova) – Un padre, Alessandro Pontin, uccide i suoi due figli minorenni, Francesca, 15 anni e Pietro, 13, che erano ospiti da lui per qualche giorno. Poi si toglie la vita nello stesso modo. Li sorprende nel sonno e poi li accoltella diverse volte rincorrendoli in casa mentre i due cercano di mettersi in salvo. L’ipotesi più accreditata è che l’uomo volesse vendicarsi della moglie che lo aveva lasciato dieci anni prima, ma è una versione che non convince fino in fondo gli inquirenti.

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