Sono diverse le persone fermate dalla polizia per la manifestazione spontanea e non autorizzata organizzata oggi a Roma, davanti la Bocca della Verità. Motivo della protesta, le misure inserite negli ultimi Dpcm. Un gruppo di manifestanti, circa 300 persone, hanno organizzato un corteo fino a Piazza Venezia, posizionandosi davanti la tomba del Milite Ignoto e costringendo la polizia ad intervenire per disperderli. I fermati, alcuni dei quali appartenenti a Forza Nuova e al movimento dei Gilet Arancioni, sarebbero almeno 11 e da quanto si apprende, saranno denunciati per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata.
TORINO – “Se uccidi le imprese uccidi il Paese”. E’ lo slogan con il quale oggi a Torino sono scese in piazza le associazioni che rappresentano le partite Iva, i lavoratori autonomi, i noleggiatori di auto con conducente, gli esercenti dello spettacolo e del turismo, i mercatali, gli ambulanti e altre categorie colpite dagli effetti dell’ultimo Dpcm del Governo che ha imposto di limitare o chiudere le attività per contenere la diffusione del Covid. La manifestazione che ha visto un migliaio persone riunite in piazza Castello, sotto la sede della Regione Piemonte, è cominciata sulle note dell’Inno d’Italia e con un minuto di silenzio per le vittime del Covid. In particolare, le richieste avanzate, due anni bianchi, cioe’ senza tassazione, riforma fiscale e alleggerimento della burocrazia, riapertura il prima possibile di tutte le attività produttive. “Non siamo assolutamente negazionisti, né pensiamo che non servano misure di contenimento del virus – ha sottolineato intervenendo dal palco Beba Pucciatti, presidente nazionale Fipi – ma c’è una forte sofferenza economica, trasversale, dagli autonomi ai dipendenti delle piccole imprese, dai fornitori e tutto l’indotto collegato. E ingiusto che chi lavora, paga le tasse, debba trovarsi a colmare le incapacità di chi, in questi mesi, non è stato in grado di rendere più efficiente il sistema sanitario”.
Una decina di negazionisti senza mascherina e con addosso gilet blu riportanti la scritta ‘Human rights defender’ si sono presentati questo pomeriggio in piazza Castello. Vivace la protesta dei manifestanti che ha fatto registrare anche qualche momento di tensione subito sedato dalle forze dell’ordine. “Noi qui perché vogliamo lavorare, le vostre cose non ci interessano”, hanno stigmatizzato dal palco mentre dalla piazza è partito un coro di ‘via, via’. Alla fine due persone che senza documenti e senza mascherine e che si sono rifiutate di fornire le loro generalità sono state portate in Questura, mentre gli altri sono stati identificati e sanzionati per il mancato rispetto delle misure anti-Covid. (AdnKronos)