Parigi, scontri a manifestazione contro legge sulla sicurezza

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Scontri tra la polizia ed i manifestanti in piazza oggi a Parigi contro la contro la legge per la sicurezza globale e contro la violenza della polizia ed il razzismo. Una manifestazione, chiamata la “marcia per le libertà” dagli organizzatori, che arriva nel mezzo delle polemiche per il pestaggio da parte della polizia al produttore musicale Michel Zecler, per il quale quattro agenti sono stati sospesi. Nove le persone finora fermate, rende noto la prefettura di Parigi, mentre la polizia sta cercando di sgombrare, anche con l’uso di idranti, i dimostranti rimasti nell’area place de la Bastille, dove si sono verificati gli scontri.

Secondo Le Figaro la polizia ha esploso dei lacrimogeni contro dei manifestanti vestiti di nero che, presentandosi come attivisti antifa, hanno cercato di innalzare barricate davanti alle forze di sicurezza lanciando oggetti contundenti. Danneggiate e date alle fiamme alcune auto, riporta il sito de Le Parisien pubblicando le foto che, sui social media, mostrano almeno due auto date alle fiamme ed una Mercedes attaccata da dimostranti vestiti di nero, dal volto coperto, che hanno distrutto i finestrini e sono saltati sul parabrezza frantumandolo

 causa delle restrizioni anti Covid, la Prefettura all’inizio aveva solo autorizzato una mobilitazione in nella piazza de la République, poi in un secondo momento ha autorizzato il corteo fino alla Bastiglia. Ci sono altre marce in altre città, tra le quali Rennes, Lille e Montpellier, dove al momento non si registrano incidenti.

Alla marcia per la libertà, che in testa aveva rappresentanti dei principali giornali francesi mobilitati contro la legge che se approvata impedirà di pubblicare immagini della polizia, hanno partecipato in modo pacifico decine di migliaia di persone a Parigi ed in decine di città francesi. A Bordeaux, dove la prefettura stima circa 6mila persone in piazza, mentre a Rennes, dove i manifestanti vengono stimati tra i 4mila ed i 5mila, si sono registrati degli scontri con la polizia quando alcuni dimostranti hanno cercato di innalzare barricate come è successo a Parigi.

Il disegno di legge, approvato in prima lettura dall’Assemblea Nazionale, prevede in particolare una pena per la diffusione di immagini di agenti delle forze dell’ordine in servizio. In caso di approvazione della nuova legge sulla cosiddetta “sicurezza globale”, che dovrebbe garantire la protezione della polizia, la pubblicazione di immagini di agenti in servizio “con l’obiettivo di mettere in pericolo il loro benessere fisico o mentale” può essere punita con fino a un anno di reclusione e una multa di 45.000 euro. Altrettanto controverso è un articolo che stabilisce che le forze dell’ordine possono portare le proprie armi all’interno di un luogo pubblico anche quando non sono in servizio.

E’ intanto stato esteso di 24 ore il fermo di quattro agenti coinvolti nell’aggressione di Zecler sabato scorso a Parigi. Da giovedì i quattro agenti sono stati sospesi dai loro incarichi e da ieri sono in stato di fermo presso l’Igmp, la polizia della polizia francese. E’ stata aperta una inchiesta per violenze e falso in atto pubblico. La violenza esercitata dai poliziotti nei confronti di Zecler, colpevole solo di non aver indossato la mascherina, è emersa grazie a un filmato pubblicato dal sito di notizie Loopsider. Tre agenti di polizia sono coinvolti direttamente nell’aggressione di Zecler e il quarto per aver gettato una granata di gas lacrimogeni.

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