Dal Siracusa International Institute nuova ricerca per la lotta alle reti criminali

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Il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights ha lanciato ufficialmente il suo nuovo report di ricerca in materia di lotta alle reti criminali e al traffico illecito in Europa Sudorientale. Il report, intitolato “Closing the implementation gap: criminal justice responses to illicit trade in South Eastern Europe and associated challenges” è stato presentato nel corso di un webinar alla presenza di oltre 120 partecipanti tra rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore, funzionari di organizzazioni internazionali e giornalisti. Il report è il risultato finale di un ambizioso progetto di ricerca e di rafforzamento delle capacità istituzionali elaborato e implementato dall’Istituto dal 2017 a oggi.

Denominato “Rafforzare la lotta contro il traffico illecito in Europa sudorientale” (o SEE-IMPACT), il progetto è stato condotto nei dodici paesi dell’area balcanica (Albania,Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Grecia, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia). A illustrare i principali contenuti nella ricerca – e come il progetto si sia articolato nel corso di questi tre anni -sono stati i diversi esperti intervenuti attivamente al webinar. Per l’Istituto, il Presidente Jean-François Thony, Procuratore Generale della Corte d’Appello di Rennes, il Dott. Filippo Musca, Direttore Generale, e il Dott. Tobias Freeman, coordinatore del Legal team. Nei loro interventi, i relatori hanno analizzato le sfide per i sistemi di giustizia penale in materia di lotta alla criminalità organizzata e al traffico illecito, sintetizzando al contempo alcune delle principali raccomandazioni elaborate per i governi e per il settore privato su come arginare tali fenomeni. Un prezioso contribuito all’iniziativa è stato offerto dal Dott. Federico Cafiero De Raho, Procuratore Nazionale Antimafia e Terrorismo, il quale ha tracciato un quadro di come, oggigiorno, le mafie e i gruppi criminali organizzati operino prevalentemente su scala transnazionale e provino a infiltrarsi sempre più nelle economie legali, ribadendo di conseguenza l’assoluta necessità di consolidare i meccanismi di cooperazione giudiziaria internazionale e di polizia globale.

Ulteriori importanti spunti di riflessione sono stati offerti dalla Prof.ssa Paola Severino, vicepresidente dell’Istituto e Rappresentante Speciale della Presidenza OSCE in esercizio per la lotta contro la corruzione. Proprio il fenomeno corruttivo, considerato quale principale “driver” (o facilitatore) delle varie manifestazioni di traffico illecito, è stato al centro della sua analisi. Sono intervenuti al webinar, infine, il Dott. Stefano Betti e il Dott. John Sellar, consulenti dell’Istituto nel progetto SEE-IMPACT e l’Ambasciatore Uglijesa Ugi Zvekic, esperto regionale dello stesso progetto. “La finalizzazione del report e la sua presentazione ufficiale attraverso il webinar – ha detto il presidente Jean-François Thony a conclusione dell’iniziativa – rappresenta la conclusione di un ambizioso e innovativo progetto che ha fornito nuove importanti chiavi di lettura per la lotta alla criminalità organizzata e al traffico illecito. Una sfida che appare sempre più di cruciale rilevanza e che l’Istituto continuerà ad affrontare a livello globale”. Il report prodotto dall’Istituto è disponibile sul sito web, all’indirizzo www.siracusainstitute.org. Sono altresì disponibili gli executive summaries del report, tradotti in 12 diverse lingue. Il progetto è stato sostenuto da PMI IMPACT, un’iniziativa globale di Philip Morris International volta a supportare iniziative dedicate alla lotta al traffico illecito e ai crimini correlati. (AdnKronos)

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