Covid, Rt Italia scende a 1.18

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Scende “a 1.18 il valore dell’Rt a livello nazionale”. Lo evidenzia la bozza del report settimana di monitoraggio sull’emergenza coronavirus in Italia stilato dall’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero della Salute e di cui l’Adnkronos Salute è in possesso. “Si riscontrano valori medi di Rt tra 1 e 1.25 nella maggior parte delle Regioni e province autonome – precisa il report – da questa settimana in alcune Regioni il valore di Rt stimato è inferiore a 1”. Nel dettaglio, l’indice Rt è inferiore a 1 in Lazio, Liguria, Lombardia, Molise e Sardegna.

“Si osserva una riduzione nella trasmissibilità” di Covid-19 “rispetto alla settimana precedente, suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 14 ottobre. Tuttavia, poiché la trasmissibilità in gran parte del territorio è ancora con un indice Rt sopra 1 e comporta un aumento dei nuovi casi, questo andamento non deve portare ad un rilassamento delle misure o ad un abbassamento dell’attenzione nei comportamenti”, si legge ancora nella bozza del report di monitoraggio.

“Sono 18 le Regioni che al 17 novembre avevano superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni e province autonome hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”, evidenzia la bozza del documento.

Friuli Venezia Giulia, Molise e Veneto sono le “tre regioni attualmente a rischio moderato” che mostrano però “una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Data la trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto si raccomanda alle autorità sanitarie delle 3 Regioni/PA di valutare la possibile adozione di ulteriori misure di mitigazione”. Attualmente il Fvg è in area arancione, nella classificazione del rischio Covid secondo i 21 parametri di monitoraggio, mentre Molise e Veneto sono in area gialla.

L’Iss e il ministero della Salute inoltre segnalano che “sono state riportate molteplici allerte relative alla resilienza dei servizi sanitari territoriali in quasi tutte le Regioni e province autonome. Si osserva complessivamente una criticità nel mantenere elevata la qualità dei dati riportati al sistema di sorveglianza integrato sia per tempestività (ritardo di notifica dei casi rapportati al sistema di sorveglianza su dati aggregati coordinati dal ministero della Salute) sia per completezza”.

“Il dato epidemiologico analizzato è relativo alla settimana 9-15 novembre che al momento è il dato consolidato più recente disponibile. Di per sé, questo costituisce una conferma della generale criticità di resilienza diffusa su tutto il territorio nazionale e dovuta alla gravità della situazione epidemiologica – rimarcano i tecnici – Come conseguenza questo può portare a una sottostima della velocità di trasmissione e dell’incidenza”. (AdnKronos)

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