Il presidente della Regione Piemonte come Moro ostaggio Br

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Il volto del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al posto di quella di Aldo Moro nella storica foto che ritraeva il leader democristiano durante i giorni del rapimento da parte delle Brigate rosse. E’ l’immagine di alcuni volantini apparsi a Torino nei pressi del centro sociale Askatasuna e subito rimossi dalla Digos che sta eseguendo accertamenti per risalire ai responsabili. I manifesti non sono firmati.

“Stanotte a Torino sono stati diffusi dei manifesti che sostituiscono il mio volto a quello di Aldo Moro nell’immagine delle Brigate rosse sul suo rapimento. Minacce che si aggiungono a quelle rivolte in queste ore a rappresentanti della Giustizia e di altre Istituzioni dello Stato. Qualcuno forse pensa di fermare il Piemonte e i piemontesi con le intimidazioni. Ma, ci ha insegnato Aldo Moro, ‘La vera libertà si vive faticosamente tra continue insidie’. E la nostra terra va avanti”, il commento del presidente Cirio su Facebook.

“Piena solidarietà di Fratelli d’Italia al governatore del Piemonte Alberto Cirio. Lo spregevole volantino intimidatorio trovato, guarda caso, nei pressi del centro sociale ‘Askatasuna’ dimostra come ancora oggi il clima di odio violenza degli anni di piombo si annidi in alcuni ambienti che arrivano ad usare un omicidio per minacciare le istituzioni. Mi auguro che gli inquirenti facciano tempestivamente luce sul caso e che i responsabili siano individuati e puniti perché questa gente è indegna dell’Italia e del popolo italiano”. È quanto dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Al governatore va la nostra più completa solidarietà. Dopo i proiettili inviati a un giudice del nostro Tribunale di Sorveglianza si tratta del secondo infame atto intimidatorio in due giorni. Una escalation preoccupante che lascia intravedere una chiara strategia eversiva che si richiama a un periodo tetro come quello degli anni di piombo. Una regia che impone interventi radicali, a iniziare dallo sgombero di quei quartier generali della violenza che sono i centri sociali”. Così il presidente, i vicepresidenti e i consiglieri del gruppo Lega Salvini Piemonte esprimono la loro più irremovibile condanna per i manifesti.

“A nome del Gruppo del Pd esprimo la più viva e profonda solidarietà al Presidente Cirio per il grave attacco condotto attraverso l’affissione di vergognosi manifesti. La nostra condanna nei confronti di queste intimidazioni è netta. In momenti così difficili le istituzioni e chi le rappresenta vanno difese e sostenute”. Così, in una nota, il presidente delGruppo Pd in Consiglio regionale, Raffaele Gallo.

“Esprimo tutta la mia vicinanza al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, per le vergognose intimidazioni subite. Questo clima d’odio e violenza è inaccettabile. Le istituzioni non si lasciano mai intimorire”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

“Orribile minaccia per il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio al quale deve andare tutta la nostra solidarietà. Chi evoca il terrorismo omicida delle Brigate Rosse è fuori dalla cornice democratica, senza se e senza ma”, commenta sulle sue pagine social il deputato democratico Emanuele Fiano. (AdnKronos)

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