Caso Denise, papà Piero dopo 20 anni: “Ti aspetterò, non mi arrendo”

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“Non mi arrendo e non lo farò mai. Ti aspetterò ogni minuto della mia esistenza! Ritorna da papà, mia dolce Rondinella”. E’ un passaggio della lettera che Piero Pulizzi, il papà di Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre del 2004 mentre giocava davanti casa, scrive alla figlia nel giorno del suo 20esimo compleanno. “Quando ero più spensierato mi piaceva scrivere. Lo facevo spesso e poi con il tempo rileggevo i miei pensieri scritti su un foglio, oggi non è più così – scrive papà Piero – Quello che sto per scriverti avrei voluto dirtelo di persona. Avrei voluto abbracciare le tue espressioni nel momento in cui ti avrei detto ‘Auguri Denise, ti voglio un mondo di bene'”.

“Denise, oggi, mi rifugio in questa pagina, perché in qualche modo ho bisogno di dimostrarti quanto ti amo, vita mia – scrive ancora -. In questa giornata particolare, ho voluto esternare una piccolissima parte dei miei sentimenti, non posso far finta di nulla, non posso sempre calpestare la disperazione della tua assenza. Tu continui ad esserci in ogni angolo della mia riprogettata vita, ti cerco ma non ci sei. Questo giorno non si può dimenticare, i tuoi 20 anni, ti abbiamo fortemente voluta e oggi ti penseremo con amore insieme alla tua mamma e a tutte le persone a cui stai a cuore. Piangerò di gioia con lacrime rivestite di amarezza e delusione, pensandoti serena e felice ovunque tu sei”, conclude. (AdnKronos)

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