Altri due ponti crollati: maltempo e incuria fanno disastri. Vittime e dispersi

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Due morti e 16 dispersi. È il primo bilancio dell’ondata di maltempo in Piemonte. Sedici dispersi sarebbero da cercare al confine tra il cuneese e la Francia, uno in Valsesia.
Crollati anche due ponti, uno crollato intorno a mezzogiorno sul Sesia, collegava Romagnano Sesia (Novara) con Gattinara (Vercelli), era stato riaperto da poco dopo lavori di manutenzione. Purtroppo circa due ore fa sarebbe crollato anche Ponte Lenzino di Corte Brugnatella, lungo la Statale 45 in Alta Valtrebbia. Il crollo intorno alle 15.30, qui si teme per eventuali veicoli che vi transitavano ma mancano ancora conferme.

Le vittime invece sono un Vigile del Fuoco volontario ad Arnad in Val d’Aosta colpito da un albero crollato mentre insieme a una squadra cercava di liberare una strada da altri possenti rami caduti e uno dei dispersi in Piemonte ritrovato nell’alveo di un fiume, ignota al momento l’identità della vittima che i Vigili del Fuoco stanno recuperando con l’ausilio di un elicottero.

Chiuse diverse strade comunali e provinciali, mentre parecchi corsi d’acqua sono esondati. Evacuate precauzionalmente nove persone da una struttura ricettiva in Valle d’Aosta.

I maggiori danni del maltempo in Piemonte si sono registrati nel bacino del Toce, del Tanaro, nel Biellese e nel bacino della Sesia, con frane, allagamenti e cadute di alberi. Il Tanaro, nel tratto da Ponte Nava a Ceva è esondato in diversi punti. Evacuate famiglie a Limone, Vernante, Priola e Garessio. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata.

Sempre nel cuneese, tra Mombasiglio e Lisio la strada provinciale 34 è completamente erosa dall’azione dell’acqua. In quest’ultimo comune una borgata è rimasta isolata. In Valsesia, alcuni ponti tra Gattinara e Romagnano e nella zona di Borgosesia non sono percorribili. Nel Vercellese, la strada provinciale 9, all’altezza del comune di Cravagliana, un torrente ha eroso 500 metri di strada. Chiusa la tangenziale nord di Vercelli. A Borgosesia, un quartiere isolato.

In allerta le dighe Ceppi Morelli (Vco), Sessera (Bi) e Gurzia (To). In preallerta quelle di Piastra (Cn), San Nicolao (Bi), Rinasco (Vc) Melezet e Vistrorio (To).

Le forti piogge della notte hanno determinato inoltre la disalimentazione di 55.000 utenze elettriche, di cui 11.599 nel Cuneese, 14.200 nel Novarese, 14.000 nel Vco, 6.700 nel Vercellese e 4.500 nel Biellese. Gli operatori sono al lavoro per il ripristino del servizio. Al lavoro per fare fronte alla situazione 249 volontari, di cui 174 del Coordinamento regionale di Protezione civile, 72 del Corpo Antincendi Boschivi, 3 dell’Ana.

Lavoro intenso anche per i vigili del fuoco di Milano per le forti piogge e il vento che ha colpito la città e gran parte del Nord Italia nelle ultime 24 ore. Gli acquazzoni ripetuti hanno fatto cadere molti alberi e piante. I sottopassi e i due fiumi cittadini, Seveso e Lambro, sono sotto controllo anche se, spiega l’assessore comunale Marco Granelli, i loro livelli “sono in graduale aumento per le piogge intense che ci sono state e stanno continuando soprattutto a Nord”. Al momento sono comunque “ancora a livelli distanti dall’esondazione grazie alla capacità di assorbimento del canale scolmatore”.

In Valseriana esondato il fiume Serio, che ha sviluppato onde alte fino a 4 metri. Frana in Alta Val Seriana a Valbondione, chiusa la strada provinciale che collega a Gromo.

Piogge intense e temporali forti nella notte sulla Liguria dove è in vigore l’allerta meteo di livello rosso su tutto il territorio con l’esclusione del settore centrale, che comprende il genovesato in allerta arancione. La linea temporalesca che sta attraversando la regione si è abbattuta con intensità su Ponente e Levante ligure. In particolare a Ventimiglia il fiume Roya è uscito dagli argini all’altezza della passerella Squarciafichi. In centro si segnalano allagamenti e auto sommerse nella frazione di Torri dove a straripare è stato un torrente affluente del Roya.

Sul Roya gli alti livelli di precipitazioni hanno fatto registrare alla stazione idrometrica di Airole oltre 8 metri sullo zero idrometrico, uno dei massimi storici. Nell’imperiese a Badalucco criticità e allagamenti si sono registrati per l’esondazione del torrente Argentina. Venti di burrasca hanno toccato coste e rilievi, con raffiche fino 97 km/h a Genova in località Punta Vagno, 125 km/h sul Colle di Cadibona nel savonese e 190 km/h a Fontana Fresca. A Genova ieri sera proprio il vento ha scoperchiato abbattendola la tensostruttura che copriva le piscine del quartiere di Albaro.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, questa mattina ha sentito il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e si è confrontato con il governatore ligure, Giovanni Toti, e insieme chiederanno lo stato d’emergenza.

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