BonusSicilia, bene ma non benissimo per Confcommercio Catania

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Confcommercio Catania, pur apprezzando il valore dell’iniziativa avviata dalla Regione Siciliana denominata “BONUSICILIA” per il sostegno alle microimprese, non può non segnalare una serie di criticità che giustificherebbero un rinvio della data fissata per l’avvio delle procedure – il prossimo 5 di Ottobre – e un ripensamento di alcuni contenuti che richiedono chiarimenti ed eventuali interventi di modifica.

“Ci permettiamo di evidenziare alcune delle problematiche che motivano le nostre perplessità – afferma Pietro Agen, presidente Confcommercio Imprese per l’Italia di Catania -. Moltissime aziende, soprattutto fra le piccole e medie a cui l’iniziativa si rivolge, non sono in possesso della firma digitale e non hanno lo SPID, questo sta determinando una massa di richieste a cui gli uffici camerali delle varie province hanno grande difficoltà a dare risposte adeguate. Inoltre, la scelta del sistema, cosiddetto, “CLICK DAY” comporterà l’esclusione di migliaia di piccole aziende che hanno ancora grandi difficoltà nell’utilizzo dei mezzi informatici. Ci pare assurdo – continua Agen –  limitare l’intervento di aiuto alle sole aziende che hanno avuto obbligo di chiusura, dimenticando il fatto che sono molte le aziende che, pur autorizzate sulla carta all’apertura, non hanno potuto svolgere alcuna reale attività o hanno avuto cali paurosi quali, a titolo di mero esempio, i rivenditori di ricambi e di materiale per l’edilizia, i distributori di carburanti, i centri di revisione auto, i negozi di ottica, le rivendite di tabacchi e giochi, i titolari di sale giochi, dei servizi e tanti altri. Ma riteniamo ancora più grave l’ipotesi, che sembra derivare dal bando, di un’esclusione di chi non sia in regola con il DURC e ciò significherebbe colpire proprio i più deboli, quelli che non ce l’hanno fatta, quando, invece, si sarebbe potuto, come in altri casi del passato, compensare il contributo con l’eventuale debito risultante dal DURC. Tornando al “CLICK DAY”  – conclude il presidente Agen – ci sembrerebbe più giusto un sistema a riparto proporzionale che non escluda nessuno e che non premi, semplicemente, chi è più veloce, più preparato o più fortunato. Ciò detto, chiediamo al Presidente ed agli Assessori competenti una urgente apertura di un tavolo di confronto che esamini le criticità segnalate così da poterle superare, in tempi brevissimi, con l’aiuto di tutte le categorie interessate”.

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