Un tunnel per lo Stretto? Idea per perdere tempo

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Al di là delle perplessità tecniche, c’era già una discussione matura sul tema e adesso cambiando idea e parlando di tunnel, non si fa altro che perdere altro tempo. Ecco, diciamo che l’uscita mi è sembrata un po’ un modo elegante per dire che in realtà che non si vuol fare l’opera“. La neopresidente della commissione Trasporti della Camera, Raffaella Paita, in un’intervista all’Adnkronos, boccia l’idea lanciata in questi giorni dal premier Giuseppe Conte di un tunnel sotto lo Stretto di Messina per collegare la Sicilia alla Calabria.

Noi– spiega- viviamo in un Paese affetto da una malattia che si chiama ‘il gioco dell’oca’: ogni volta che c’è un progetto pronto che può essere cantierizzato e portare posti di lavoro, qualcuno lo rimette in discussione”. Sul tema del ponte, sottolinea ancora Paita, “è stato fatto un lavoro per tanti anni e oggi l’idea di cambiare completamente progetto e pensare a un tunnel sottomarino sarebbe solo un modo per buttare via altro tempo preziosissimo”.

INPS – “È abbastanza incredibile che siano uscite notizie del genere senza che ci sia stata la premura di specificare chi siano i responsabili“, commenta ancora Paita a proposito della notizia secondo la quale alcuni deputati avrebbero chiesto il bonus Inps varato per le partite Iva durante l’emergenza Covid. “Sia chiaro – aggiunge -, stiamo parlando di una vicenda assolutamente da stigmatizzare però, il caso sta assumendo profili un po’ inquietanti“.

Per Paita, infatti, “se si fanno affermazioni come quelle che si sono fatte poi bisogna dire anche chi sono i colpevoli e tirare fuori le prove che effettivamente questo fatto sia avvenuto, altrimenti si alimenta un clima di antipolitica, non supportato da elementi reali e il nostro Paese non ha certo bisogno di questo“. In caso contrario “senza prove fondate sarebbero affermazioni molto gravi“.

ASPI – “Il tema che noi abbiamo di fronte è anche quello che riguarda la questione dei controlli“, spiega Paita a proposito della partita del governo su Autostrade per l’Italia. “Quando avremo revisionato le concessioni– aggiunge- avremo comunque la necessità di avere una forte regia del governo su quello che davvero verrà realizzato da parte dei privati“.

Per Paita “siccome è inimmaginabile si possa passare da un sistema fortemente privato a uno totalmente pubblico, che non credo sarebbe la risposta giusta al problema, avremo l’esigenza di rafforzare il ruolo di controllo del Mit su autostrade, in modo che la nuova sinergia pubblico-privato che verrà fuori da questa vicenda funzioni“.

ALITALIA – “Su Alitalia da settembre abbiamo in programma una serie di audizioni: ascolteremo i ministri e i vertici dell’azienda perché abbiamo necessità di capire dove vuole arrivare la società e con quale piano industriale“, dice ancora la neopresidente della commissione Trasporti della Camera all’Adnkronos. “Le risorse che sono state impegnate sulla vicenda Alitalia – aggiunge l’esponente di Italia Viva- sono moltissime e, o emerge un indirizzo forte e credibile capace davvero di rimettere in moto la compagnia di bandiera, oppure bisogna avere grande cautela rispetto alle risorse pubbliche che il Paese sta investendo in una vicenda che finora, diciamo, è stata gestita con molte perplessità da parte nostra“. (AdnKronos)

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