Migranti: continua il botta e risposta tra Viminale e Regione Sicilia

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Continua il botta e risposta tra Viminale e Regione Sicilia sulla questione migranti, mentre partono i trasferimenti dall’hot-spot di Pozzallo e i positivi al coronavirus presenti nella struttura, oltre 60, approdano nella zona rossa della nave quarantena attrezzata dal Viminale. Soddisfatto il governatore Nello Musumeci che nel ribadire la validità dell’ordinanza firmata nel weekend esulta: “Alzare la voce funziona”. Dal Viminale si assicura che i trasferimenti erano già programmati e da settimane si lavora a testa bassa per risolvere un’emergenza che non dà tregua.

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“A Lampedusa la situazione è insostenibile e gravissima. Ci sono nell’hot-spot oltre 1200 persone, 58 delle quali positive, a fronte di 190 posti”, dice a LaPresse l’assessore alla Salute Ruggero Razza, che aggiunge: “L’ordinanza è pienamente vigente, non risulta esser stata impugnata dal Governo e per dare maggior celerità alle procedure il presidente invierà oggi una nota di diffida, per la sua completa esecuzione”.

Lo scontro, tra Roma e Palermo, si riaccende in serata quando arriva una nuova stoccata dal governatore che invia una diffida a tutte le autorità competenti per l’esecuzione completa delle disposizioni, e, poco dopo, fonti del Governo fanno sapere che il ricorso contro l’ordinanza della discordia è pronto e sarà depositato mercoledì. Intanto il dibattito politico è sempre più caldo con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che giudica “anti-italiano” mischiare il tema migranti con la sicurezza sanitaria. E mentre il centrodestra conferma piena solidarietà a Musumeci, alla procura di Agrigento arriva l’esposto contro il governatore siciliano e Matteo Salvini, firmato dal presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone, “per difendere la Sicilia dagli sciacalli”. Il leader del Carroccio promette a sua volta di denunciare governo e Iv per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina” e attacca: “Incapaci perfino di aggiornare i dati sugli sbarchi”. (CataniaOggi)

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