Gioele: trovata una traccia terribile?

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Sarebbero di un bambino i resti umani ritrovati questa mattina? La scoperta nella tarda mattinata da parte di un carabiniere in congedo in una zona a poche centinaia di metri dal traliccio in cui è stato trovato il corpo della madre, Viviana Parisi. Sul posto il procuratore capo di Patti Angelo Vittorio Cavallo, la polizia scientifica e i vigili del fuoco del Sapr. Sul posto anche il geologo forense incaricato dalla procura. Gli investigatori sottolineano che per capire se si tratti del piccolo Gioele è necessario aspettare il riconoscimento.

È stato un carabiniere in congedo, come apprende l’AdnKronos, a trovare i resti di qualcosa nei pressi del traliccio in cui è stato trovato il corpo di Viviana Parisi. L’uomo fa parte dei volontari che questa mattina sono venuti per partecipare alle ricerche del piccolo Gioele. “Hanno trovato qualcosa ma non sappiamo cosa. Siamo qui in attesa di capire” dice Mariella Mondello, la zia del piccolo Gioele che si trova nella zona in cui è arrivato il procuratore di Patti, Angelo Vittorio Cavallo con la polizia scientifica e gli uomini dei vigili del fuoco del Nucleo Sapr. Con lei c’è anche il fratello, Daniele Mondello, il papà di Gioele, che non parla, in auto, in silenzio in attesa di sviluppi.

Momenti di ansia per i familiari del piccolo Gioele che sono arrivati sul luogo dea segnalazione. C’è chi parla di un ritrovamento di “alcuni resti” ma nessuno si sbilancia. Sul posto anche la geologa incaricata dalla procura arrivata con il Procuratore Angelo Vittorio Cavallo.

L’Esercito Italiano è in campo da stamattina per cercare Gioele, il bambino scomparso insieme alla madre Viviana Parisi lungo l’autostrada A20 Messina-Palermo, nella zona di Caronia. Con l’esercito anche un gruppo di volontari, circa trecento, si è radunato al campo base per cercare il bimbo. Tra i tanti c’è anche un turista che arriva da Torino. “Ero in vacanza in zona – ha spiegato – e ho letto l’appello del padre di Gioele. Così ho deciso di venire anche io. Questa storia mi ha molto colpito“. Nelle campagne ci sono persone provenienti da tutta la Sicilia. “Veniamo da Agrigento – dice Salvo, un cacciatore – e siamo venuti per cercare il piccolo“.

Sono qui dalle 6.30 perché questa scomparsa del bambino mi angoscia dal primo giorno. Voglio partecipare anche io alle ricerche, come chiesto ieri dal padre del bambino“, ha detto Antonia, una casalinga di 39 anni di Acquedolci (Messina) che si è presentata all’alba al distributore di benzina Ip scelto come quartier generale per le ricerche bimbo.

I vigili del fuoco e la protezione civile hanno avvertito i volontari: “Se trovate qualcosa non dovete toccare niente, mi raccomando. Avvertite subito qualcuno ma senza toccare nulla“.

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